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“e’ un momento favorevole per la soia veneta, che e’ molto richiesta dal mercato sia per l’olio che per le farine proteiche, utilizzate per i mangimi animali”, afferma in un comunicato paolo BARETTA, nuovo presidente della sezione proteoleaginose di confagricoltura veneto. “la nostra soia, che e’ ogm free, viene pagata 60 euro al quintale, 5-6 in piu’ rispetto a quella ogm di paesi come gli stati uniti e il sudamerica”, continua BARETTA. per sostenere il trend favorevole sara’ pero’ necessario risolvere alcune criticita’, in particolare gli effetti dei cambiamenti climatici, la presenza dell’amaranto sempre piu’ difficile da contenere e la carenza di centri per lo stoccaggio del prodotto, sottolinea confagricoltura.