PERE: ALDEGHERI (CONFAGRI VENETO), RACCOLTA RIDOTTA E CON MENO QUALITA’

(riproduzione riservata)

“la siccita’ estiva fa pagare un caro prezzo alle pere in veneto, con una raccolta che vede una riduzione in termini produttivi e qualitativi. nonostante la quantita’ sia maggiore rispetto al 2021, quando le gelate primaverili azzerarono la produzione, le forti temperature hanno causato comunque il fenomeno della cascola e i frutti sono spesso di piccole dimensioni e percio’ commercialmente di basso valore”, avverte confagricoltura veneto. “la raccolta e’ iniziata in ritardo di una settimana a causa delle alte temperature, che hanno bloccato la fase di crescita delle piante e la maturazione, come in una sorta di autodifesa”, spiega francesca ALDEGHERI, presidente del settore frutticolo di confagricoltura veneto . “le gelate dell’anno scorso hanno lasciato il segno: le piante hanno subito un forte stress e percio’ il carico di frutti e’ inferiore al potenziale. molti frutti non raggiungono pezzature grandi e quindi sono poco appetibili per il mercato, con la conseguenza di quotazioni insoddisfacenti. adesso siamo verso la fine con la varieta’ william e siamo partiti con rosa silvana abate, conference e falstaff. in generale si registra un continuo calo di superfici coltivate a pero: la pianta, anni fa, sembrava essere foriera di ottime performance, ma la cimice asiatica, malattie come la maculatura bruna, le gelate e gli eventi estremi hanno indotto molti agricoltori a estirpare le piante e cercare colture alternative”, precisa ALDEGHERI.