OGGI A ROMA A PALAZZO ROSPIGLIOSI PRIMA ASSEMBLEA WORLD FARMERS MARKETS COALITION CON QU DONGYU, TAJANI, LOLLOBRIGIDA, PRANDINI, GESMUNDO

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si e’ svolta oggi a roma palazzo rospigliosi, sede della coldiretti, la prima assemblea generale della world farmers markets coalition, cui aderiscono organizzazioni agricole di 70 paesi. l’assemblea ha eletto per acclamazione presidente richard MCCARTHY. dopo i saluti del segretario generale della coldiretti vincenzo GESMUNDO, sono intervenuti il direttore generale della fao QU dongyu, il ministro dell’approvvigionamento e del commercio interno dell’egitto ali AL MOSELHI, il ministro dell’agricoltura dell’albania e presidente del ciheam frida KRIFKA, il presidente MCCARTHY, il ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA, maurizio MARTINA assistant director general fao, milagros DE HOZ food policy office new york, salina HAYAT IVY sindaco di dacca capitale del bangladesh, il cardinale mauro GAMBETTI presidente della fondazione fratelli tutti, volli CARUCCI direttore world food program; in collegamento il ministro degli esteri antonio TAJANI e il presidente di coldiretti ettore PRANDINI. il cibo non puo’ rappresentare un’arma hanno sottolineato tutti gli intervenuti, ribadendo che non c’e’ carenza di alimenti ma il problema della fame e’ il loro prezzo. l’attenzione verso quello che l’africa rappresenta per l’europa e’ stata richiamata dal segretario generale della coldiretti che ha anche ribadito la posizione nettamente contraria della sua organizzazione nei confronti del cibo prodotto in laboratorio per la cui comunicazione – ha sottolineato – sono stati stanziati 25 miliardi di dollari. in occasione dell’assemblea, che e’ coincisa con la giornata mondiale della biodiversita’, e’ stata allestita la prima mostra mercato internazionale della world farmers market coalition con campagna amica. nella stessa occasione, la world farmers markets coalition ha lanciato il gemellaggi dei 25mila mercati contadini riconosciuti e strutturati presenti oggi nel mondo, per un bacino di utenza stimato in oltre 300 milioni di consumatori. il primo atto sara’ il gemellaggio della fondazione campagna amica con l’associazione del mercato degli agricoltori della citta’ ucraina di kamianets-podilskyi, vicina alla linea di azione militare della guerra in corso contro la russia. a gemellarsi saranno anche le due realta’ pioniere e livello mondiale del fenomeno farmers market, ovvero i mercati contadini di roma con quelli della rete grownyc di new york, con ben 66 punti vendita a km zero attivi nella grande mela. l’obiettivo del programma denominato “sister markets” e’ di favorire la promozione del consumo di prodotti agricoli freschi, stagionali e di provenienza locale e il rafforzamento dell’amicizia, della pace e della protezione delle risorse naturali tra i popoli. a cura di coldiretti e’ stata inoltre diffusa un’analisi su dati censis, secondo la quale “sono circa 25 milioni gli italiani che acquistano prodotti alimentari dai contadini, trainati da una nuova sensibilita’ verso i cibi salutari e dalla volonta’ di recuperare un contatto diretto con chi coltiva i prodotti che portano in tavola”. “il successo dei farmers market e’ frutto della legge italiana che premia la multifunzionalita’ dell’agricoltura e che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilita’ ambientale e sociale”, ha detto il presidente PRANDINI, nel sottolineare che “siamo di fronte a una svolta epocale con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’e’ solo il loro valore intrinseco, ma un bene comune per la collettivita’ fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualita’ della vita e di valorizzazione della persona”. “l’italia e’ il paese della ue con la piu’ estesa rete organizzata di mercati contadini, con 15.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di campagna amica per un fatturato nazionale della filiera corta con vendita diretta che raggiunge i 6 miliardi di euro all’anno; un sistema organizzato da nord a sud del paese che non ha solo un valore economico ma anche occupazionale ed ambientale”, evidenzia la coldiretti, nel rilevare che “lo sviluppo dei mercati di campagna amica – secondo l’analisi della coldiretti – ha consentito la creazione di quasi quarantamila posti di lavoro, necessari per affiancare gli imprenditori agricoli nella gestione dell’attivita’ di coltivazione e di vendita”. ma la rete dei farmers market “svolge anche un’importante funzione sociale, spingendo la riscoperta della vita di comunita’, sostenendo la liberta’ di scelta e la consapevolezza dei consumatori nella scelta dei prodotti, promuovendo l’educazione alimentare, diffondendo la conoscenza dei territori”, rimarca la coldiretti. a spingere la spesa dall’agricoltore e’ soprattutto “la possibilita’ di trovare prodotti stagionali, a km zero e di qualita’”, spiega la coldiretti, nell’evidenziare che “nei mercati dei contadini di campagna amica e’ possibile anche trovare specialita’ del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita, dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessita’ di standardizzazione e di grandi quantita’ offerte”. “ma le vendite dirette con gli acquisti a km zero tagliano anche del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali, secondo l’ispra, e garantiscono un contributo importante alla lotta contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici che provocano danni e vittime in tutto il mondo”, rileva la coldiretti. tra i prodotti esposti alla mostra – fa sapere la coldiretti – erano presenti anche quelli “salvati nel mondo dall’estinzione grazie al lavoro di generazioni di contadini”. “le specialita’ che i contadini vendono nei mercati locali del mondo hanno tutte delle caratteristiche assolutamente preziose, sapientemente custodite contro l’omologazione e la banalizzazione alimentare”, spiega la coldiretti, che sottolinea come “la possibilita’ di avere uno sbocco di mercato consente agli agricoltori di continuare a coltivarli e quindi di salvarli dall’estinzione. un impegno portato avanti nonostante i devastanti effetti dei cambiamenti climatici”. “dal ghana, in africa, viene il taro, un vero e proprio superfood: si tratta di un tubero tropicale, ricco di carboidrati e fonte non indifferente di amidi, sali minerali (soprattutto potassio e calcio), fibre e vitamine del gruppo b”, spiega la coldiretti, che prosegue: “il taro ha tantissime proprieta’: e’ un digestivo e diuretico naturale, e’ molto digeribile, funge da antiossidante, ha un basso indice glicemico, regola la funzione cardiaca e favorisce la circolazione del sangue. ma dal paese africano vengono anche altre varieta’ di tuberi, come l’igname o le patate dolci arancioni, dai molteplici usi in cucina. l’olio di perilla e’ invece un prodotto della corea del sud, particolarmente ricco di omega 3, che si ricava dall’omonima piante che puo’ essere consumata anche come ortaggio. da taiwan arriva la gelatina d’erba, una gelatina-nera marrone a base di una pianta erbacea, la mesona. conosciuta anche come xian cao, chin chow o erba divina, e’ un dolce popolare nell’asia orientale. il sumac israeliano e’ la polvere delle bacche essiccate e triturate del sommacco, arbusto piuttosto diffuso in tutta l’area del mediterraneo e in oriente. e’ ricco di oli essenziali con effetto antibatterico, ha un potentissimo potere antiossidante e ipoglicemico e un gusto acidulo che ricorda le foglie dell’erba limoncina. sempre da tel aviv viene il miele di datteri, chiamato silan. dalla martoriata ucraina arriva la pastila, un antico dolce a base di miele e zucca candita, e il piatto nazionale ucraino il borscht, una minestra a base di barbabietola. in alaska, negli stati uniti, si coltiva l’alga kelp, un’alga bruna molto usata nel settore dietistico-salutista, per dimagrire ma anche per insaporire le pietanze e in particolare zuppe, legumi e minestre. sempre dal nordamerica arrivano poi i tartufi di mare, un vegetale marino che cresce sulle coste oceaniche della nuova scozia in canada dal sorprendente odore di tartufo. la maca peruviana e’, invece, una pianta ricca di carboidrati, proteine, minerali e amminoacidi essenziali, che le conferiscono una valenza nutrizionale di un certo rilievo e come rimedio per migliorare le resistenze aspecifiche dell’organismo in risposta agli stimoli di stress esterno, sia fisico che psichico. dal peru’ arrivano anche le pannocchie arlecchino, un tripudio di colori tutto al naturale, con i chicchi che assumono tonalita’ molto accese, dal giallo all’arancione dal verde al rosa ma anche toni del viola e del blu. questo mais, per il suo alto contenuto di amido, viene principalmente utilizzato per la preparazione di farine e per fare popcorn”.