RIPRISTINO NATURA: PICHETTO FRATIN, PROPOSTA REGOLAMENTO INAPPLICABILE E NON SOSTENIBILE DA TUTTI

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la proposta di regolamento per il ripristino della natura “non assicura un adeguato bilanciamento tra obiettivi, fattibilita’ e rischi: non possiamo permetterci che non sia applicabile, efficace e sostenibile da tutte le categorie interessate, tra cui agricoltura e pesca”, ha affermato il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica gilberto PICHETTO FRATIN, intervenendo nella sessione del consiglio ambiente a lussemburgo, ribadendo la contrarieta’ italiana all’orientamento generale sul nuovo strumento normativo, poi approvato a maggioranza qualificata in consiglio, rende noto un comunicato stampa. “anche l’italia – ha spiegato PICHETTO FRATIN – ritiene che il regolamento sia uno strumento cruciale per arrestare la perdita di biodiversita’ e affrontare il cambiamento climatico con il suo impatto su societa’ ed economia”. per questo, ha aggiunto il ministro, “ci siamo impegnati nel negoziato perche’ il testo, nel rispetto della portata innovatrice del regolamento, possa essere efficace ed attuabile, garantendo la necessaria flessibilita’ agli stati membri”. spiega il comunicato che pur sottolineando alcune modifiche migliorative, PICHETTO (fi) ha chiarito i motivi per cui il testo non possa essere considerato soddisfacente dall’italia: tra queste, “le deroghe sulle energie rinnovabili”, “gli obiettivi di ripopolamento dell’avifauna”, “il tema delle risorse finanziarie, che devono essere chiarite e rese disponibili prima dell’entrata in vigore”. su quest’ultimo argomento – aggiunge il comunicato – il ministro ha chiarito che “le implicazioni finanziarie incidono sull’applicabilita’ concreta: la disponibilita’ di risorse certe e adeguate – ha aggiunto – rappresenta una condizione imprescindibile e per questo abbiamo ribadito l’importanza di esplicitare misure aggiuntive e l’inserimento nell’articolato di uno strumento specifico”.