LAVORO:CONVEGNO CONFAGRICOLTURA,INTERVENTI DI LANDINI, GIANSANTI, ROTA, MANTEGAZZA, CALDERONE, CAPONE

†<100> . (roma)

bisogna volare alto, ha detto il presidente della confagricoltura massimiliano GIANSANTI intervenendo al convegno della sua organizzazione dedicato al lavoro agricolo cui ha preso parte, tra gli altri, il segretario generale della cgil maurizio LANDINI. “e’ naturale fare un percorso insieme ai sindacati” per ammodernare contratto lavoro, capendo quali sono i problemi: dalla formazione alla qualificazione all’uso della robotica. per fare cio’, ha osservato il presidente, va “trovata un’idea comune di cosa e’ lavoro agricolo”. GIANSANTI ha sostenuto che la narrazione sulle condizioni di lavoro nel settore sia fatta dai pochi che sono fuori dalle regole mentre gli imprenditori di confagricoltura sono di tutt’altra pasta, ha affermato. per il presidente di confagricoltura gli enti bilaterali devono dare risposte su molti argomenti tra cui l’incontro tra domanda e offerta di lavoro che – ha aggiunto – non si risolve con i voucher ma, eventualmente, con contratti a tempo indeterminato trasversali piu’ aziende. il presidente ha lanciato l’idea di stilare documento tra imprese e sindacati su produttivita’ lavoro agricolo da inviare al governo. “sempre ci vanteremo di essere l’ organizzazione numero 1 in tema di lavoro”, ha concluso GIANSANTI ribadendo quanto affermato dalla direttore generale anna maria BARRILE che, in apertura dei lavori, aveva ricordato che e’ in confagricoltura che “si firma il contratto” (qui comunicato https://bit.ly/3pnID1I). LANDINI ha replicato sostenendo che “piu’ che volare alto e’ il momento di fare sistema” e che, anzi, “siamo in ritardo”. e’ necessario “incentivare il ruolo centrale dei contratti nazionali”, ha puntualizzato il segretario della cgil spiegando che “con questa chiarezza siamo disponibili al confronto”. “ci sono piu’ cose da fare insieme”, ha aggiunto spiegando che cio’ “riguarda il futuro del nostro paese, anche in altri ambiti perche il punto e’ il come gestiamo i cambiamenti”, a cominciare da quello climatico. per il segretario generale della cgil “uno dei problemi da affrontare e’ la precarieta’ derivante da appalti e subappalti”. “se chiedo sempre di piu’ alle persone c’e’ sempre piu’ bisogno di un riconoscimento”, ha sottolineato. per quanto riguarda il contratto il leader della cgil ha aggiunto che c’e’ il tema della stabilita’ del lavoro e che e’ necessaria una politica “che riconosca la realta’ dei flussi migratori”. LANDINI ha ricordato che “siamo un paese con altissima evasione fiscale” mentre sarebbe necessario un sistema fiscale che possa sostenere la formazione. infine ha sostenuto che sono necessari uffici di collocamento come dotazioni di organico cospicue, come in francia e germania .con un videomessaggio e’ intervenuta la ministro del lavoro lavoro marina CALDERONE per la quale lo sviluppo dell’agricoltura di qualita’ va fatto coinvolgendo giovani italiani anche con percorsi di formazione professionale e dando impulso al comparto in termini di modernita’ come fatto in bilancio 2023 con i voucher. al convegno hanno anche parlato i segretari generali di fai, onofrio ROTA e uila, stefano MANTEGAZZA. a giudizio di ROTA l’agricoltura e’ un’asset strategico con un milione di lavoratori e dunque se si vuol dare dignita’ al settore e’ opportuno compiere una “riflessione su come lungo la catena del valore, in modo sostenibile, si possa costruire il giusto riconoscimento del lavoro agricolo” (qui https://bit.ly/46cZg0P). MANTEGAZZA ha ricordato che “prosegue la tendenza alla diminuzione di operai a tempo determinato a fronte di un incremento delle giornate lavorate”. “i lavoratori agricoli ci sono, ma ha ragione il responsabile della contrattazione di confagricoltura roberto CAPONE, nel dire che ci sono cortocircuiti nell’ incrocio tra domanda e offerta di lavoro”, tema sul quale aspettiamo che il governo faccia qualcosa anche se sarebbe meglio “dare una mano con bilateralita’”, ha affermato. CAPONE ha ricordato che il “settore agricolo riesce a rinnovare contratti regolarmente e che a settembre ci sara’ una valutazione dell’impatto dell’inflazione”. gli incrementi sono possibili – ha aggiunto – ma con un sostegno attraverso una detassazione”, ha asserito. ersilia DI TULLIO di nomisma ha dato conto dei dati dell’ osservatorio sul mercato del lavoro agricolo che nomisma cura da tempo su dati inps al momento fermi al 2021. secondo queste stime180 mila aziende assumono poco piu’ di 1milione lavoratori agricoli prevalentemente maschi di cui solo 4 % sono impiegati. centomila sono i lavoratori a tempo indeterminato (318 mila stranieri non comunitari pari 20% ).