INTERVENTI DI TAJANI, DE LUCA, DE CASTRO, MANFREDI, PRANDINI E GESMUNDO APRONO IL VILLAGGIO CONTADINO DI NAPOLI

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le politiche del cibo e il pnrr sono state al centro dell’incontro organizzato nel pomeriggio della prima giornata di apertura del villaggio contadino di coldiretti a napoli allestito in piazza municipio con il vesuvio sullo sfondo. un incontro che ha visto tra i temi piu’ dibattuti la battaglia che ha portato alla legge in materia di divieto della carne coltivata, paradigma di un modo di fronteggiare interessi di poteri economici forti attraverso la mobilitazione di agricoltori, i consumatori, societa’ civile, per tutelare il lavoro degli allevatori e i principi di massima salvaguardia della salute dei cittadini. il provvedimento – e’ stato detto – non e’ contro la ricerca come qualcuno sostiene; piuttosto chiede alla ricerca pubblica di approfondire il processo e gli effetti del consumo sull’uomo. “non si capisce perche’ – ha affermato il presidente di coldiretti ettore PRANDINI – si dovrebbe permettere l’uso di ormoni per i bioreattori mentre agli allevatori e’ vietato il loro uso per far crescere gli animali”. anche se la commissione europea puo’ ancora bloccare la legge italiana, coldiretti rivendica il merito di aver posto il problema, che sta entrando nel dibattito anche fuori dai confini nazionali, come ha spiegato l’europarlamentare s&d paolo DE CASTRO, ricordando il voto contro alla carne coltivata espresso dalla commissione agricoltura dell’europarlamento. che sia nel dna di coldiretti “aprire conflitti” lo ha sottolineato il segretario generale di coldiretti vincenzo GESMUNDO, per il “quale questo e’ il rovescio della medaglia di un’organizzazione che ha una cultura di governo capace di dialogare con qualsiasi esecutivo”. sul palco di coldiretti e’ stato fatto anche il punto delle vittorie ottenute in europa, con l’esclusione degli allevamenti bovini dalla direttiva emissioni e del voto del parlamento europeo contro il regolamento sui fitofarmaci, mentre – e’ stato ricordato – e’ ancora aperta la partita sugli imballaggi. “le vittorie sono il frutto di un gioco di squadra, ha ribadito DE CASTRO. “nessuno e’ contro la transizione ecologica – ha detto – ma le riforme vanno fatte insieme agli agricoltori”. sull’ambiente “il green deal spinge in avanti mentre il resto del mondo sta fermo, ma mettersi contro gli agricoltori – ha ammonito roberto WEBER presidente di ixe’ – porta alla sconfitta, come si e’ visto alle elezioni in olanda”, dove il partito degli agricoltori ha raggiunto il 30%. sia per GESMUNDO sia per PRANDINI c’e’ forse un problema di comunicazione del mondo agricolo, che non riesce a far percepire il valore economico e sociale dell’agroalimentare per il nostro paese “mentre si parla sempre – ha evidenziato PRANDINI – di agricoltura in termini di problemi”. eppure senza il comparto agricolo, che sconta un’immagine di marginalita’ “mancherebbero all’italia – ha sottolineato il presidente di coldiretti – 600 miliardi di euro di pil e 60 miliardi di expo”. sull’expo PRANDINI ha rilanciato un obiettivo ambizioso: coprire entro il 2030, con il contributo del pnrr, i 120 miliardi di italian sounding: “per farlo – ha detto – dobbiamo esaltare la qualita’ che ci contraddistingue”, ma “i governi devono tornare a programmare nel medio-lungo periodo per creare le infrastrutture necessarie, con il tema dello sviluppo dei porti centrale come centrale sara’ il meditarraneo per gli scambi”, ha ammonito il presidente. di export e infrastrutture ha parlato il vice presidente del consiglio e ministro degli esteri antonio TAJANI, che ha riconosciuto come “rinforzare il sistema infrastrutturale serva per esportare, ridurre i costi di trasporto ed essere piu’ competitivi”. un altro freno alla competitivita’ italiana e’ rappresentato – secondo PRANDINI – dalle op: “la maggior parte non funziona perche’ e’ un luogo di burocrazia, mentre nel resto d’europa le op generano tre volte quello che ricevono”. “per noi dovrebbero chiudere”, ha dichiarato rivendicando l’autonomia e la distanza di coldiretti dalle altre organizzazioni agricole. all’incontro e’ intervenuto il presidente della regione campania vincenzo DE LUCA, che ha fatto un appello per la salvaguardia della zootecnia regionale e di un’eccellenza mondiale quale e’ la mozzarella di bufala campana: “dobbiamo vincere contro la brucellosi e difendere la qualita’ dei nostri prodotti altrimenti siamo morti”, ha affermato, ringraziando coldiretti per il supporto e annunciando un incontro con l’organizzazione agricola sull’uso dei fondi europei. il sindaco di napoli gaetano MANFREDI, ha sottolineato l’importanza dell’agroalimentare, prima voce dell’export locale, riconoscendo al settore la grande valenza sociale nella creazione di “lavoro buono”. tra i tanti ospiti dell’evento, l’amministratore delegato di gse vinicio mose’ VIGILANTE ha sottolineato l’attenzione del mondo agricolo per il tema energetico, dal fotovoltaico al biogas e biometano, grazie anche ai fondi messi a disposizione dal pnrr. sul fotovoltaico VIGILANTE ha anticipato che “da oggi sono in partenza le lettere di ammissione al primo bando”. durante l’incontro la firma del protocollo tra coldiretti e filiera italia da una parte e agritech, il progetto che con fondi pnrr intende mettere in rete tutto quello che la ricerca ha fatto sulle nuove tecnologie rendendo le innovazioni disponibili agli imprenditori, cosi’ da realizzare un vero trasferimento tecnologico. l’obiettivo e’ permettere all’agricoltura di produrre meglio e a costi piu’ bassi, di affrontare i cambiamenti climatici e mantenere i giovani in agricoltura.