(riproduzione riservata)
“la proposta di regolamento europeo approvata oggi dal consiglio ambiente della ue sul ‘nature restoration law’ suscita preoccupazione perche’ compromette di fatto il potenziale produttivo del settore primario. confagricoltura aveva piu’ volte segnalato che molte delle richieste e degli oneri previsti dalla proposta trovavano gia’ attuazione in altre norme e che questa legge avrebbe solo aumentato le incombenze per gli agricoltori, compromettendo ancora una volta la produttivita’, quindi la sicurezza degli approvvigionamenti e prezzi equi per i consumatori”. lo rende noto un comunicato della confederazione che cosi’ prosegue: “nonostante i miglioramenti al testo rispetto alla prima stesura, in linea con quanto auspicato da confagricoltura, il testo rimane insoddisfacente poiche’ non tutela la superficie agricola e non prevedere fondi adeguati a raggiungere gli obiettivi fissati. confagricoltura ringrazia il governo italiano per aver evidenziato, in sede di consiglio ue, i limiti del regolamento che aumenta gli oneri amministrativi per il settore primario, e aver affermato la necessita’ di un’ulteriore riflessione su come limitare gli impatti negativi per l’agricoltura. determinante oggi il voto dell’austria, che ha cambiato posizione con il si’ del ministro dell’ambiente austriaco, leonore GEWESSLER. a seguito di questo pronunciamento, il governo austriaco ha annunciato di voler ricorrere presso la corte di giustizia europea per chiedere l’annullamento del voto, contrario alle indicazioni originali”.