MALTEMPO: BETTI (CONFAGRICOLTURA RAVENNA) DENUNCIA IL FLOP DEL SISTEMA DI RISARCIMENTO ATTRAVERSO LA PIATTAFORMA SFINGE

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la 27^ edizione di “cancelli aperti” e’ stata quest’anno l’occasione per fare il punto della situazione a un anno dall’alluvione che ha travolto le coltivazioni dell’emilia romagna e che hanno danneggiato – ricorda confagricoltura regionale – circa 3.500 aziende (fonte rapporto agroalimentare regione-unioncamere 2023), di cui il 35 per cento in provincia di ravenna. il presidente di confagricoltura ravenna, andrea BETTI, ha spiegato lo stato in cui versa tuttora, per i danni provocati dalle frane piu’ di un anno fa, l’azienda agricola terra dei gessi sulle colline di casola valsenio (ra), a 500 metri di altitudine, all’interno del parco della vena del gesso romagnola, dove ha chiamato a raccolta un centinaio di rappresentanti del mondo agricolo e delle istituzioni in occasione della 27° edizione della manifestazione annuale che celebra l’imprenditoria agricola d’eccellenza e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’assessore regionale all’agricoltura alessio MAMMI, del presidente del parco regionale della vena del gesso romagnola alfonso NICOLARDI, del sindaco di casola valsenio maurizio NATI e del presidente regionale di confagricoltura marcello BONVICINI. BETTI ha denunciato in particolare “il flop” del sistema di risarcimento attraverso la piattaforma sfinge, che ha tempi incompatibili con qualsiasi attivita’ aziendale, ha detto BETTI. anche virginia LO RIZZO, titolare di un’impresa che conta 50 ettari coltivati con una superficie vitata di 10 ettari, l’oliveto (4 ha), ma anche frutteti (8 ha) e seminativi (14 ha), lamenta la mancanza di chiarezza sui risarcimenti e i fondi insufficienti per riparare i danni. cancelli aperti ha fatto tappa anche all’azienda agricola e agrituristica relais mevigo della famiglia ricci bitti, a casola valsenio, specializzata nella produzione di frutta, uva e olive. alessandro RICCI BITTI ha spiegato che, come molti altri, ha dovuto affrontare autonomamente le riparazioni urgenti per salvare i raccolti e le strutture agrituristiche.