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“difendere l’agricoltura dagli effetti e dalla conseguenze dirette del cambiamento climatico e’ senza ombra di dubbio uno dei principali e piu’ urgenti imperativi sui quali e’ necessario continuare a lavorare, con il duplice obiettivo di tutelare i produttori agricoli, in termini di perdita produttiva, ma anche e soprattutto l’ambiente e il territorio e, di conseguenza, i cittadini”. lo ha sottolineato il presidente della copagri tommaso BATTISTA intervenendo, nell’ambito dei lavori del g7 agricoltura e di “divinazione expo 2024” all’incontro con le rappresentanze nazionali del mondo agricolo e della pesca. “gli effetti del climate change sono ormai sempre piu’ sotto gli occhi di tutti; le drammatiche inondazioni di questi giorni sono tornate a colpire le stesse zone interessate dalle alluvioni di maggio 2023, che nell’emilia-romagna e nelle marche hanno causato, alla sola agricoltura, danni diretti che hanno sfiorato il miliardo di euro, danneggiando quasi 12mila aziende e oltre 160mila ettari di terreni”, ha ricordato il presidente. “da una parte, quindi, gli eccessi di acqua e dall’altra la siccita’, problema particolarmente avvertito nel meridione e che quest’anno sta colpendo soprattutto la sicilia, dove secondo recenti stime ha causato una perdita media del 50% della produzione agricola e zootecnica, diffusa in maniera abbastanza omogenea sull’intera superficie dell’isola”, ha proseguito BATTISTA. “oltre alle questioni legate alla disponibilita’, o meno, della risorsa idrica, il cambiamento climatico e’ legato a doppio filo all’aumento e alla maggiore incidenza delle fitopatie e delle epizozie; basti pensare, a titolo d’esempio, al caso della peronospora, che solo nel 2023 ha causato una ingente diminuzione della produzione di uva da vino in moltissime regioni del paese”, ha evidenziato il presidente, indicando nella ricerca e nell’innovazione la strada maestra da percorrere”. “solo puntando con sempre maggiore determinazione sulle innumerevoli possibilita’ offerte dalla ricerca e dall’innovazione applicata all’agricoltura, infatti, a partire dai tanti vantaggi legati all’utilizzo delle tecniche di evoluzione assistita-tea, si potranno ottenere produzioni in grado di meglio rispondere alla scarsita’ idrica e agli stress ambientali e biotici, andando al contempo a garantire maggiori rese produttive e rispondendo agli orientamenti comunitari in materia di sostenibilita’”, ha concluso BATTISTA.