PSA: FILIPPINI IN AUDIZIONE CAMERA, ALLEVATORI, AGRICOLTORI E CACCIATORI PRIMA DIFESA E PRESIDIO

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allevatori, agricoltori e cacciatori sono la prima difesa e presidio contro la diffusione del virus della psa, un virus molto aggressivo e difficile da combattere. lo ha detto il commissario straordinario per la peste suina africana, giovanni FILIPPINI, intervenendo in audizione di fronte alle commissioni riunite agricoltura e affari sociali della camera. nell’intervento di apertura, che e’ stato purtroppo solo in piccola parte ascoltabile via web a causa di un difetto audio della trasmissione, FILIPPINI ha illustrato il quadro della situazione e la strategia che si intende seguire per evitare l’ulteriore espansione del virus e per contenerne e ridurne l’area, un processo non semplice e non breve. nei loro interventi i parlamentari dei diversi schieramenti hanno dato atto a FILIPPINI di aver affrontato in modo serio e organico il problema. FILIPPINI ha risposto a vari quesiti, sia su problematiche relative ad alcune precise aree geografiche, in particolare lombardia ed emilia-romagna, sia su aspetti specifici come le eventuali deroghe alla stagione di caccia per favorire il depopolamento dei cinghiali. FILIPPINI ha ribadito che, a causa della virulenza della psa, ogni intervento e scelta deve essere ponderato per evitare il rischio di aggravare e non alleggerire la situazione. FILIPPINI ha fatto riferimento al fatto che soprattutto gli operatori devono fare molta attenzione perche’ il fattore umano e’ molto importante per prevenire la possibile diffusione del virus. in particolare, FILIPPINI ha spiegato che le deroghe per la stagione di caccia con l’obiettivo del depopolamento dei cinghiali potranno essere concesse dopo attento esame e solo in presenza di dati precisi sull’assenza del virus nella zona per cui si prevede la deroga. FILIPPINI ha fatto tra l’altro riferimento alle difficolta’ per il numero di veterinari di sanita’ pubblica che nelle zone piu’ colpite rischia di essere sottodimensionato, affermando inoltre che molti di questi professionisti sono vicini all’eta’ della pensione e quindi sara’ da prevedere l’ingresso di nuovi veterinari nella sanita’ pubblica. FILIPPINI ha anche risposto sull’ingresso in italia di alimenti contaminati da paesi extra ue, in particolare dalla cina, spiegando che il controllo e’ massimo e che comunque nei casi positivi riscontrati si e’ rinvenuto solo il dna del virus, senza pero’ un reale rischio infettivo.