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“nel nome del sacro libero scambio, con l’accordo commerciale ue-mercosur, si butteranno via decenni di investimenti verso un’agricoltura piu’ sostenibile. bisogna denunciare l’assenza di una vera politica industriale europea, non si puo’ pensare che per garantire qualche esportazione venga messa a rischio l’intera agricoltura europea”. lo afferma in un comunicato andrea COINU, responsabile politiche internazionale della flai cgil nazionale. “copa cogeca, ceja, effat e geopa invitano le istituzioni dell’ue e i governi nazionali ad ascoltare gli agricoltori e i lavoratori agricoli e fermare i negoziati in occasione del vertice del g20 a rio de janeiro il 18-19 novembre”, informa il comunicato. “sistemi cosi’ differenti non possono essere messi in concorrenza tra loro solo per ideologia, e’ schizofrenico puntare ad un agricoltura giusta per poi aprire i mercati in questo modo; non si aiuta realmente chi esportera’ in europa e certamente si penalizzera’ un comparto gia’ fortemente provato da anni di speculazione”, spiega COINU. “gli agricoltori e le loro cooperative, i sindacati dei lavoratori e i datori di lavoro nel settore agricolo chiedono all’europa di cambiare direzione di marcia”, continua il comunicato. “l’ue dovrebbe puntare a diminuire le diseguaglianze non sostenerle”, tira le somme il responsabile politiche internazionali della flai cgil, che conclude: “non e’ pensabile risolvere tutti i problemi con l’ennesima apertura a mercati con condizioni di produzione cosi’ diverse. lo abbiamo visto col ceta e lo ribadiamo in questo caso, questo tipo di accordi, antidemocratici e di puro interesse lobbistico, non aiutano le lavoratrici e i lavoratori”.