DE CASTRO, CON RIFORMA IG EUROPA PIU’ VICINA A AREE RURALI ORA SI ATTENDE CHE IMPEGNO HANSEN DIVENTI REALTA’

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“la riforma del regolamento sulle indicazioni geografiche segna una tappa fondamentale per il settore agricolo e agroalimentare europeo, dimostrando come l’unione europea, grazie a una chiara volonta’ politica, possa sostenere agricoltori e produttori verso sistemi sempre piu’ resilienti e competitivi”, ha dichiarato paolo DE CASTRO, ordinario di economia e politica agraria, universita’ degli studi di bologna, parlamentare europeo nelle scorse legislature, presente alla conferenza sulle indicazioni geografiche in corso ad alicante. “negli ultimi trent’anni – ha sostenuto DE CASTRO – l’ue ha investito in una vera e propria ‘politica di qualita’, basata su riforme capaci di rendere la filiera agroalimentare europea ineguagliabile a livello globale, sia per la qualita’ dei prodotti che per la sostenibilita’ dei processi produttivi. il nuovo regolamento rappresenta un modello unico di tutela, gestione e promozione dei prodotti legati ai territori, sinonimo di eccellenza e unicita’. grazie a un lavoro congiunto tra parlamento europeo, commissione e consiglio, e’ stato creato un vero testo unico europeo sulle produzioni di qualita’, introducendo novita’ fondamentali che renderanno il sistema piu’ moderno ed efficace”, ha affermato DE CASTRO nel suo intervento. “tra i principali pilastri della riforma ci sono i consorzi, cuore pulsante del sistema delle indicazioni geografiche, che vedono ampliato il loro ruolo con nuove responsabilita’, come la lotta contro le pratiche svalorizzanti e la promozione del turismo legato ai prodotti a denominazione di origine. la riforma garantisce una maggiore tutela delle indicazioni geografiche a livello globale, con particolare attenzione all’utilizzo online, nel sistema dei domini internet e come ingredienti. sono inoltre state introdotte misure per chiudere le falle che permettevano lo sfruttamento indebito delle ig, anche attraverso menzioni tradizionali. viene ridotto a meno di un anno il termine massimo per l’esame, da parte della commissione, delle richieste di registrazione o modifica dei disciplinari delle indicazioni geografiche, rendendo il sistema piu’ rapido ed efficiente. l’etichettatura dei prodotti dop e igp dovra’ indicare obbligatoriamente il nome del produttore, accompagnata da un rapporto che evidenzi la sostenibilita’ ambientale, sociale ed economica del prodotto, oltre al rispetto del benessere animale”, ha ricordato DE CASTRO. “questa riforma – sottolinea – rappresenta l’unico atto legislativo della scorsa legislatura a favore di un settore agroalimentare europeo piu’ competitivo e sostenibile. grazie alla collaborazione tra istituzioni e operatori, la normativa pone le basi per una nuova fase di sviluppo delle filiere a indicazione geografica, trasformandole da patrimonio di pochi stati membri a risorsa economica, politica, culturale e sociale di tutta l’unione. l’europa non puo’ fermarsi qui. per cogliere il potenziale di crescita delle produzioni di qualita’, sara’ essenziale il contributo dei produttori e delle filiere”. tuttavia, – ha indicato DE CASTRO – l’unione europea dovra’ fare la sua parte. in questo contesto, si attende che l’impegno del commissario HANSEN per la creazione di un piano d’azione dedicato diventi realta’, seguendo l’esempio del settore biologico. un piano che valorizzi il patrimonio non delocalizzabile delle ig agroalimentari e che coinvolga milioni di operatori, senza confonderlo con esperienze del tutto differenti, come quelle dei sistemi ig artigianali. questa riforma rappresenta un passo importante verso un’europa che sostiene i suoi agricoltori, rafforza il legame con le aree rurali e che promuove sistemi produttivi piu’ sostenibili e competitivi. e’ questa l’europa che vogliamo: vicina ai territori, ai produttori e alle comunita’ che costituiscono il cuore pulsante della nostra identita’ agroalimentare”.