(riproduzione riservata)
“l’uso di tutti i fondi per gli investimenti e per la promozione messi a disposizione del settore e’ fondamentale. l’anno scorso e’ stato utilizzato soltanto il 73% delle risorse previste dagli interventi settoriali per il vino. questo non deve piu’ accadere”. lo ha detto il componente della giunta di confagricoltura, alberto STATTI, durante gli stati generali del vino a roma. lo rende noto un comunicato stampa di confagricoltura. “bisogna consentire una maggiore flessibilita’ nell’utilizzo delle misure e nella spesa, riportare le somme non spese all’anno dopo per impiegare le economie residue per gestire eventuali crisi”, ha aggiunto STATTI. “il vino italiano oggi affronta importanti sfide, l’ultima in ordine di tempo quella del rischio di dazi sull’export italiano verso gli stati uniti. fare previsioni su quanto ulteriori tasse penalizzerebbero il nostro export oltreoceano non e’ facile. una cosa e’ certa, dobbiamo fare di tutto per evitare questa eventualita’”, ha commentato l’esponente di confagricoltura. “vino vuol dire anche territorio. territorio messo a dura prova dai cambiamenti climatici”, sottolinea confagricoltura. “dobbiamo prendercene cura anche con l’uso razionale delle risorse naturali, in primis quella idrica che continua ad avere bisogno di infrastrutture adeguate”, ha concluso STATTI. all’aria che tira, programma di approfondimento di la7, si e’ parlato di una delle importanti novita’ che interessano il settore, quella dei vini dealcolati. sull’argomento e’ intervenuto, in collegamento dal campidoglio, salvatore AVALLONE, esponente della federazione di settore di confagricoltura: “le produzioni senza alcol rappresentano di certo un’opportunita’ per le imprese, ma ricordiamo che stiamo parlando di una bevanda per cui occorre lavorare sugli aspetti organolettici che presentano ancora numerose debolezze. questo deve essere chiaro ai consumatori”.