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“le parole possono essere pietre che ricadono sulla sensibilita’ delle persone. e’ attraverso frasi rispettose ed inclusive che si costruiscono le basi di una cultura non violenta. contrastare la violenza di genere significa anche educare all’uso espressivo sano e attento, perche’ ogni frase puo’ ferire o curare”. lo ha detto valentina GALESSO, presidente delle donne di coldiretti padova e veneto che ha introdotto oggi la cerimonia della prima edizione del premio di laurea in memoria di giulia CECCHETTIN, consegnato oggi al palazzo del bo all’universita’ di padova. lo rende noto un comunicato stampa di coldiretti veneto. il premio “e’ il frutto della bonta’ dei campi e di comportamenti gentili verso il prossimo. le donne di coldiretti e i produttori agricoli dei mercati di campagna amica insieme all’universita’ di padova promuovono un linguaggio consapevole”, ha aggiunto GALESSO. “il premio – prosegue il comunicato – e’ andato alla tesi di laurea di chiara ARNOLDO, del dipartimento di scienze politiche, giuridiche e studi internazionali, dedicata alla violenza di genere, da parte del partner, facilitata dalla tecnologia. lo studio che analizza come la tecnologia possa facilitare la violenza di genere da parte del partner ma anche il ruolo dell’educazione nella prevenzione, e’ stato scelto dalla commissione valutatrice tra numerose tesi discusse all’universita’ di padova. il premio, nato con il fine di approfondire il tema della violenza di genere, rientra nel progetto #coltiviamoilrispetto promosso dalle donne di coldiretti, in collaborazione con la fondazione campagna amica e l’universita’ di padova per la diffusione della parita’ di genere attraverso la cultura del rispetto in tutti i campi della ricerca, del lavoro, dell’economia, della comunicazione”. “il tema che ci riunisce – ha sottolineato GALESSO – non e’ soltanto un doveroso momento di memoria ma anche un’occasione per riflettere su quale direzione vogliamo dare alla nostra quotidianita’, ai nostri comportamenti, al nostro modo di vivere insieme”.