(riproduzione riservata)
in occasione della conferenza annuale sul bilancio ue 2025, la presidente della commissione europea ursula VON DER LEYEN ha dichiarato: “jacques DELORS disse che nessuno si innamora di un mercato unico e, all’inizio del mio primo mandato, pensavo che cio’ dovesse essere vero anche per il nostro bilancio. in questi anni, pero’, ho imparato che il nostro bilancio e’ molto piu’ di un insieme di fondi e regole perche’ l’ho visto trasformare vite e mezzi di sussistenza. ha riportato in vita terreni agricoli allagati. ha contribuito a salvare 40 milioni di posti di lavoro all’apice della pandemia e ha permesso a una piccola start-up di sviluppare il rivoluzionario vaccino che ha salvato milioni di persone dal covid. questo e’ il potere trasformativo del nostro bilancio. e’ il motore che trasforma le nostre priorita’ in azione, ed e’ la spina dorsale della nostra unione. negli ultimi cinque anni – ha proseguito VON DER LEYEN -, abbiamo costantemente messo alla prova i limiti di cio’ che il nostro bilancio poteva realizzare. ricordo le lunghe riunioni con i nostri servizi ogni volta che si verificava un’emergenza. ogni volta, siamo riusciti a trovare modi creativi per mobilitare la nostra potenza finanziaria per i cittadini e le imprese d’europa. durante il forte rallentamento economico con i lockdown, abbiamo raccolto fondi per i nostri stati membri con nextgenerationeu. abbiamo trasformato un cuscinetto di sicurezza nel bilancio – il margine di flessibilita’ – in un potente strumento di emergenza per finanziare la nostra ripresa e la nostra sicurezza energetica. abbiamo utilizzato tutte le flessibilita’ integrate per rispondere alle emergenze, dalle inondazioni in italia e il terremoto in croazia, all’invasione su vasta scala di PUTIN e al ricatto energetico. negli ultimi cinque anni, piu’ e piu’ volte, il nostro bilancio ha superato le aspettative. dobbiamo pero’ ammettere che abbiamo raggiunto i limiti di cio’ che e’ possibile. il nostro bilancio attuale e’ stato concepito per un mondo che non esiste piu’: il mondo del 2020. oggi, le tensioni geopolitiche aumentano, le regole commerciali vengono riscritte, gli eventi meteorologici estremi sono sempre piu’ frequenti a causa del cambiamento climatico e il cambiamento nelle tecnologie e’ piu’ veloce che mai. la ‘nuova normalita” e’ tutt’altro che normale. vorrei esporre – ha proseguito VON DER LEYEN – alcune delle lezioni che abbiamo imparato dal bilancio attuale e i principi che dovrebbero guidare il nostro nuovo bilancio. primo, la flessibilita’. lasciatemi iniziare con la necessita’ di un quadro finanziario pluriennale (qfp) piu’ flessibile, agile e reattivo. oggi, il 90% del bilancio e’ pre-allocato fin dall’inizio. in altre parole, oggi stiamo lavorando con un bilancio progettato negli anni 2019 e 2020; un mondo diverso. sotto questo bilancio, abbiamo lavorato con flessibilita’ inferiori al 4% del qfp. questo e’ troppo poco e troppo frammentato. semplicemente non sappiamo cosa affronteremo in futuro. pensate alle nuove tecnologie come l’ia. quando e’ stato negoziato il bilancio attuale, pensavamo che l’ia si sarebbe avvicinata al ragionamento umano solo intorno al 2050. ora ci aspettiamo che cio’ accada gia’ l’anno prossimo. e’ semplicemente impossibile determinare oggi dove ci portera’ l’innovazione entro la fine del prossimo ciclo di bilancio. IL PROSSIMO BILANCIO UE. il nostro bilancio di domani dovra’ rispondere rapidamente. pensate ai disastri naturali come tempeste, inondazioni e ondate di calore. nessuno puo’ prevedere dove o quando colpira’ il prossimo disastro. l’unica cosa che sappiamo e’ che saranno piu’ frequenti a causa del cambiamento climatico. e’ nostra responsabilita’ prepararci meglio e aiutare coloro che ne sono colpiti. in una parola, il prossimo bilancio dovra’ essere meno rigido. dovra’ bilanciare gli investimenti a lungo termine con la capacita’ di adattarsi alle nuove realta’ in modo fluido. dovra’ anche essere in grado di agire come una forza d’intervento d’emergenza. quindi, il prossimo bilancio dovra’ dare risultati dove conta: velocemente, efficientemente e con impatto. secondo – ha continuato VON DER LEYEN -, abbiamo bisogno di una maggiore coerenza nel finanziare le nostre priorita’. oggi, diluiamo il nostro potere di spesa su troppi strumenti. e non ci coordiniamo abbastanza tra il livello europeo, quello nazionale e regionale, il settore privato e le altre istituzioni. abbiamo bisogno di una maggiore focalizzazione su cio’ che conta di piu’. questa e’ una raccomandazione chiave del rapporto draghi. ed e’ anche una lezione fondamentale che abbiamo imparato durante l’ultimo mandato. la nostra unione e’ piu’ efficace quando spingiamo tutti nella stessa direzione. con una forte guida a livello europeo, un accesso semplificato ai fondi europei e un’azione coordinata sul campo. questo e’ l’unico valore aggiunto di un bilancio continentale. abbiamo anche imparato che le autorita’ locali devono essere profondamente coinvolte nella progettazione delle riforme e degli investimenti. perche’ ogni territorio ha le sue esigenze specifiche. alcuni hanno bisogno di investire di piu’ in istruzione e competenze, altri nelle reti energetiche. alcuni hanno bisogno di fare di piu’ per gestire le loro acque. altri devono gestire le loro frontiere esterne. ogni territorio ha un insieme unico di circostanze e sa meglio come affrontarle. quindi, dobbiamo ascoltare le nostre regioni, invece di avere un’unica ricetta per tutti. per questo motivo, il nuovo bilancio sara’ costruito su una nuova struttura. sara’ incentrato sulle ‘partnership nazionali e regionali per investimenti e riforme’. queste partnership saranno plasmate dalle priorita’ europee. POLITICA DI COESIONE E PAC. nel nostro prossimo bilancio, ci sara’ un posto centrale per la politica di coesione e la politica agricola comune, ammodernate e meglio adattate alle sfide di oggi. le nostre regioni e i nostri agricoltori saranno sempre nel cuore della nostra unione. questo nuovo approccio contribuira’ anche a fornire un bilancio piu’ efficace ed efficiente. oggi ci vogliono anni perche’ i nostri investimenti raggiungano effetti. questo significa che non stiamo finanziando le priorita’ di oggi, ma quelle di diversi anni fa. il nuovo bilancio sara’ piu’ veloce, concentrandosi non solo su quanto viene speso, ma su cio’ che viene realizzato per i nostri cittadini e le nostre imprese. ci baseremo sulla nostra recente esperienza con le tappe e gli obiettivi. ogni tranche di finanziamento sara’ erogata quando saranno stati raggiunti gli obiettivi concordati. perche’ questo e’ l’incentivo piu’ forte per portare a termine le cose. in tutto cio’ che facciamo, manterremo un principio molto chiaro: il rispetto dello stato di diritto e’ un obbligo per i fondi europei. questo non e’ negoziabile ed e’ il nucleo del nostro modo di vivere europeo. questo mi porta al terzo punto. il nuovo bilancio deve essere semplice. semplice da capire e semplice da usare per le persone, le imprese e le autorita’ pubbliche. oggi, molte delle nostre aziende semplicemente non si preoccupano di chiedere fondi europei, perche’ e’ troppo complesso, troppo lento e troppo costoso. si lamentano del numero sconcertante di programmi. lottano con troppa burocrazia, troppo poco supporto, troppi interlocutori. conosco start-up it che hanno deciso di non chiedere il nostro finanziamento, perche’ il 20% del contributo finale sarebbe stato speso nel processo di richiesta. questo non puo’ accadere. FONDO UNICO PER LA COMPETITIVITA’. abbiamo urgente bisogno di prodotti standardizzati e di un unico punto di accesso. per questo il prossimo bilancio avra’ un unico fondo europeo per la competitivita’, con regole piu’ semplici e procedure trasparenti. raggruppera’ la potenza di investimento a livello ue nei settori strategici, dall’intelligenza artificiale allo spazio, dalle tecnologie pulite e biotecnologie alla difesa e allo spazio, a beneficio dell’intero mercato unico. lo faremo operando sotto un unico regolamento; offrendo un unico punto di accesso per i promotori di progetti, dalle piccole, medie o grandi aziende ai ricercatori e alle universita’; offrendo l’intera gamma di strumenti finanziari, per catalizzare investimenti privati e pubblici. in poche parole, il fondo per la competitivita’ offrira’ supporto per il percorso di investimento di un progetto. da un’idea al mercato. dalla ricerca alla start-up, alla crescita (scale up) e alla produzione globale. ma sia chiaro: il nostro programma quadro horizon europe rimarra’ un programma autonomo. e’ un marchio eccezionale, il programma di ricerca piu’ rinomato a livello mondiale. ma sara’ strettamente connesso al nostro fondo per la competitivita’. abbiamo bisogno di un flusso senza soluzione di continuita’ dalla ricerca fondamentale alla ricerca applicata, alle start-up, alla crescita. infine, abbiamo bisogno di nuove fonti di finanziamento. dobbiamo finanziare nuove priorita’ e dobbiamo iniziare a rimborsare i prestiti contratti per nextgenerationeu. e’ chiaro che i bilanci nazionali da soli non possono sopportarne il peso. quindi abbiamo bisogno di nuove risorse proprie. abbiamo gia’ un pacchetto di proposte sul tavolo. stiamo anche lavorando su proposte aggiuntive. sara’ una discussione difficile poiche’ non esiste una soluzione magica, ma l’equazione del bilancio e’ scoraggiante. e’ ora di trovare una soluzione. nel corso della nostra storia – ha concluso VON DER LEYEN -, il nostro bilancio e’ stato una vera forza positiva; ha contribuito a scatenare un miracolo economico nei nostri stati membri piu’ giovani; ha creato una nuova generazione di europei attraverso il progetto erasmus; horizon europe ha finanziato ricerche innovative che hanno vinto 33 premi nobel negli ultimi 40 anni. vogliamo che questa storia di successo continui. per questo, il nostro bilancio deve stare al passo con un mondo che cambia. questa e’ la missione che ci attende”.