FAI-CISL, FLAI-CGIL E UILA-UIL AVVIANO PANE PER GAZA, CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI E SENSIBILIZZAZIONE

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in uno degli spazi romani del parlamento europeo e’ stato presentato oggi il progetto ‘pane per gaza’, promosso e sostenuto unitariamente da fai-cisl, flai-cgil e uila-uil, per dare il proprio contributo a sostegno della popolazione palestinese. l’obiettivo e’ coinvolgere lavoratori e aziende nella raccolta di risorse economiche per l’acquisto di generi alimentari e per sostenere i progetti in loco del patriarcato latino di gerusalemme, guidato da pierbattista PIZZABALLA, e delle associazioni emergency e save the children. i promotori hanno invitato, con una lettera, tutte le organizzazioni della filiera agricola e agroalimentare e le organizzazioni bilaterali ad aderire. i segretari generali di fai, onofrio ROTA, flai, giovanni MININNI e uila, enrica MAMMUCARI, la responsabile della raccolta fondi di save the children giancarla PANCIONE hanno sottolineato l’alto valore simbolico dell’iniziativa cosi’ come ha fatto alessandro MANNO, responsabile Emergency territori occupati, per “tenere alta l’attenzione su quanto si sta consumando sotto gli occhi di tutti e nella pressoche’ totale inerzia delle istituzioni europee ed internazionali”. fai, flai e uila pur ribadendo, come ha fatto ROTA, l’assoluta condanna all’attacco terroristico del 7 ottobre ricordano come la popolazione di gaza sia vittima, ormai da due anni, di un’aggressione costata la vita a decine di migliaia di civili – si parla di oltre 64mila morti accertati, quasi 19mila bambini, oltre 10mila donne – e che sta vivendo una vera e propria catastrofe umanitaria, con il rischio di una carestia alimentare”. e’ stato anche ricordato che una commissione d’inchiesta onu ha stabilito che, a gaza, israele compie un genocidio. la proposta dei sindacati ai lavoratori e’ che donino un’ora del proprio lavoro. un apposito conto bancario, dedicato alla raccolta fondi, e’ stato appena aperto su cui fai, flai e uila che verseranno un contributo iniziale di 10 mila euro ciascuno. i tre sindacati auspicano che le aziende contribuiscano con cifre analoghe a quelle versate dai dipendenti. contestualmente “partira’ una stagione di informazione nei luoghi di lavoro”. “come sigle dell’ agroalimentare abbiamo deciso di schierarci perche’ abbiamo nel nostro patrimonio genetico la solidarieta’”, ha fatto notare MININNI e – ha sottolineato MAMMUCARI – “siamo qui anche per rieducare le coscienze”. giancarla PANCIONE ha ringraziato i tre sindacati a nome di save the children per la decisione di avviare la campagna. “quello che i nostri colleghi vedono conferma quello che ha sancito l’onu circa il fatto che e’ in corso un genocidio”, ha spiegato.