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“noi non siamo fuori dal mondo, siamo dentro al mondo e vediamo come, da tempo, la fame e la malnutrizione siano usate come arma di guerra. siamo in presenza di qualcosa di mai visto, dove si uccide con determinazione la povera gente e i bambini. ecco perche’ non possiamo e non dobbiamo stare in silenzio: quello del governo israeliano e’ un atteggiamento criminale intollerabile. a chi dice che questo non c’entra coi formaggi rispondo che c’entra eccome, perche’ cheese e’ un luogo di pace, confronto e di dialogo, che unisce persone da tutto il mondo”. lo ha affermato il fondatore di slow food, carlo PETRINI, aprendo la 15esima edizione di cheese, il piu’ importante appuntamento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo, organizzato da slow food e citta’ di bra, con il supporto della regione piemonte, il patrocinio del masaf e del ministero del turismo, a bra fino al 22 settembre. lo rende noto un comunicato di slow food che cosi’ prosegue: “durante l’inaugurazione sono stati consegnati i premi resistenza casearia a quelle donne e quegli uomini che incarnano i valori di cheese e di slow food. nel suo intervento, PETRINI ha ricordato che oltre seimila studenti, provenienti da piu’ di cento paesi, hanno frequentato l’universita’ di scienze gastronomiche di pollenzo, studenti che riportano in tutto il mondo i valori di slow food e il ricordo di bra, e ha ribadito l’importanza dell’educazione alimentare, anche nel settore caseario, per conoscere il valore dei formaggi a latte crudo, per avere piena coscienza di cosa so trovano nel piatto”. “tutti i produttori presenti a cheese – ha detto – operano a norma di legge e i criteri con cui li abbiamo selezionati sono rigorosi. non si puo’ andare avanti per decreti e norme e costringere i casari a passare da un obbligo all’altro”. c’e’ un mondo intorno e’ il tema di questa edizione di cheese: “un mondo fragile che cade sotto i colpi dell’industrializzazione di tutto e tutti, cade di fronte a una drammatica separazione degli esseri umani dalla natura e dagli animali, cade per via di un turismo aggressivo e veloce, cade perche’ mancano politiche lungimiranti sulle aree interne, collinari e montane, da cui potrebbe ripartire un ripensamento del futuro del nostro paese – ha sottolineato la presidente di slow food italia, barbara NAPPINI -. nell’idea che abbiamo per la produzione casearia del futuro servono corretta e chiara informazione, una comunicazione capillare ed equilibrata, una approfondita e articolata formazione dei produttori e un importante aggiornamento degli operatori sanitari. cheese vuole essere anche quest’anno una festa collettiva e popolare: una festa di pace in cui non si lascia indietro nessuno. e annunciamo qui che parteciperemo in tantissimi alla marcia per la pace perugia-assisi del 12 ottobre prossimo per gridare che il cibo non puo’ e non deve essere strumento di guerra”. all’apertura di cheese 2025 sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della regione piemonte alberto CIRIO e paolo BONGIOANNI, assessore regionale ad agricoltura e cibo.