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si e’ svolta oggi a palazzo chigi la cabina di regia pnrr, presieduta dal presidente del consiglio dei ministri, giorgia MELONI, e convocata dal ministro per gli affari europei, il pnrr e le politiche di coesione, tommaso FOTI, alla presenza dei ministri e dei sottosegretari responsabili, oltre che dell’anci, dell’upi e della conferenza delle regioni e delle province autonome. all’ordine del giorno, l’esame della proposta di revisione del pnrr in attuazione della comunicazione della commissione europea del 4 giugno scorso che ha tracciato la rotta finale per il completamento dei piani nazionali finanziati dal dispositivo di ripresa e resilienza, fissando i termini ultimi per il completamento delle riforme e degli investimenti del piano. tra gli altri ha partecipato il ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA (qui videodichiarazione https://youtu.be/ADEuI8kjhgc). un comunicato stampa della presidenza informa che “la proposta di revisione – che prevede il rafforzamento delle misure esistenti, la rimodulazione delle risorse per le misure non attuabili negli stringenti tempi del piano, il ricorso a strumenti finanziari per incentivare gli investimenti strategici, oltre alla possibilita’ di destinare parte delle risorse al comparto nazionale del programma investeu – fa seguito ad un’intensa attivita’ di ricognizione e di verifica dello stato di avanzamento delle singole misure del piano che ha visto il coinvolgimento delle amministrazioni titolari degli interventi e il costruttivo confronto con i servizi della commissione europea. nello specifico, la proposta di revisione del pnrr, esaminata oggi dalla cabina di regia e sulla quale la prossima settimana il ministro tommaso FOTI (fdi) proseguira’ il confronto in parlamento, ha un valore complessivo di circa 14 miliardi di euro, poco sopra il 7% dell’intera dotazione finanziaria del piano pari a 194,4 miliardi di euro. la revisione del pnrr, prevista dall’articolo 21 del regolamento europeo 241/2021, che ha assicurato negli anni una adeguata flessibilita’ dello strumento, consentira’ al governo di aggiornare, nell’ambito dei vincoli di finanza pubblica, gli spazi per l’attivazione di politiche volte a rispondere alle nuove esigenze connesse al mutato contesto internazionale economico e geopolitico. nell’ambito della cabina di regia pnrr, come da programma, sono iniziati ieri e proseguiranno per l’intera giornata di oggi, i tavoli settoriali di confronto con i rappresentanti delle organizzazioni del partenariato sulla proposta di revisione del piano.dopo il passaggio parlamentare, la proposta finale sara’ trasmessa ai servizi della commissione che procederanno alla verifica e alla successiva approvazione ai sensi di quanto previsto dalla normativa europea”. la cabina di regia ha ascoltato, fra gli altri, il presidente di coldiretti ettore PRANDINI; il presidente di copagri tommaso BATTISTA; il direttore generale di confagricoltura roberto CAPONI; marco VENTURELLI, segretario generale confcooperative; catiuscia MARINI, responsabile politiche europee di alleanza cooperative italiane; massimo BAGNOLI, responsabile ufficio fiscale cia.
PNRR: LOLLOBRIGIDA, SODDISFATTO PER INTERVENTI
AGGIUNTIVI PER AGRICOLTURA
“la dotazione di risorse del pnrr di competenza del ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste e’ stata incrementata di 2 miliardi di euro. a beneficiarne e’ la misura contratti di filiera, tale fondo avra’ dunque una disponibilita’ di 4 miliardi di euro. le risorse del pnrr dedicate al settore primario sono state in tal modo piu’ che raddoppiate dal governo MELONI passando da 3,6 miliardi di euro previsti nel 2021 a 8,5 miliardi di oggi, i fondi da investire per lo sviluppo del sistema agricolo dal 2023 raggiungono circa i 15 miliardi di euro. le risorse per l’ulteriore finanziamento dei contratti di filiera derivano dalla proposta di rimodulazione discussa questa mattina a palazzo chigi in sede di cabina di regia pnrr convocata alla presenza del presidente del consiglio giorgia MELONI e presieduta dal ministro per gli affari europei, il pnrr e le politiche di coesione, tommaso FOTI”. lo rende noto un comunicato stampa del ministero che prosegue dicendo che: “la decisione di rafforzare la misura nasce dal successo ottenuto dai contratti di filiera e dalla capacita’ del ministero di spendere le risorse assegnate. approvata con la rimodulazione del piano di gennaio 2024, l’italia avrebbe dovuto sottoscrivere contratti per 1 miliardo di euro entro giugno 2025. l’obiettivo e’ stato raggiunto e superato di oltre il 25%, con 1,256 miliardi di euro di contratti sottoscritti. i progetti di filiera finanziati ad oggi sono 63 con 1.042 imprese coinvolte e 2 miliardi di euro di investimenti liberati, grazie al cofinanziamento previsto e all’accesso agevolato al credito e l’elevato moltiplicatore economico. i contratti di filiera rappresentano uno strumento strategico per la crescita e la modernizzazione delle aziende e delle filiere agricole italiane. le imprese potranno investire in digitalizzazione, innovazione ed efficientamento energetico, migliorando la produttivita’ e riducendo sprechi e costi raggiungendo cosi’ l’obiettivo di una maggiore sostenibilita’ del comparto agricolo. nella rimodulazione ulteriori somme verranno dedicate alla misura ‘parco agrisolare’ per soddisfare le numerose domande meritevoli di finanziamento. con questo investimento ad oggi sono state finanziate oltre 23.000 imprese e installati 800 mw di capacita’ rinnovabile. il nuovo obiettivo e’ raggiungere 1,7 gw entro il 2026, superando il target concordato con bruxelles (1,3 gw) e quadruplicando quello originario del 2021 fissato a 400 mw. in questo caso si tratta di somme che sono state risparmiate da misure di competenza del masaf che hanno soddisfatto tutte le domande pervenute utili a raggiungere i target concordati con la commissione. tale scelta e’ stata operata al fine di garantire il pieno assorbimento delle risorse e finanziare ulteriori progetti per la riduzione della bolletta elettrica delle imprese agricole. i risultati dimostrano che l’agricoltura ha contribuito in maniera sostanziale alla crescita del pil italiano proprio grazie agli investimenti messi in campo dal governo meloni. secondo l’istat, infatti, nel 2024 il settore ha registrato un +2% di valore aggiunto. il reddito degli agricoltori italiani e’ quello cresciuto di piu’ in europa in termini nominali, risultati a doppia cifra contro una media europea dello 0,9%, mentre le esportazioni agroalimentari nel 2024 hanno toccato il record storico di 70 miliardi di euro.”.
PNRR: COLDIRETTI, 2MLD IN PIU’ PER AGRICOLTURA
SEGNALE IMPORTANTE DEL GOVERNO
“accogliamo con soddisfazione l’annuncio del ministro LOLLOBRIGIDA di ulteriori 2 miliardi di euro destinati all’agricoltura nell’ambito del pnrr – afferma il presidente della coldiretti, ettore PRANDINI, intervenuto nel pomeriggio al tavolo della cabina di regia a palazzo chigi -. si tratta di una risposta concreta al bisogno di rafforzare i contratti di filiera, fondamentali per garantire reddito e stabilita’ agli agricoltori, e per sostenere lo sviluppo del fotovoltaico senza consumo di suolo, che consente alle imprese agricole di abbattere i costi energetici senza penalizzare la produzione alimentare”. lo rende noto un comunicato stampa di coldiretti che prosegue dicendo che: “l’incremento della dotazione del fondo per i contratti di filiera a 4 miliardi di euro rappresenta un passo decisivo per valorizzare il lavoro delle imprese agricole e agroalimentari italiane, sostenendone la competitivita’ sui mercati e accompagnandone gli investimenti in innovazione, digitalizzazione ed efficientamento energetico. particolarmente significativo e’ anche il rafforzamento del ‘parco agrisolare’, misura che – grazie all’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle aziende agricole e degli allevamenti – permette di ridurre la bolletta energetica e allo stesso tempo di contribuire agli obiettivi di sostenibilita’, senza sottrarre terreno produttivo all’agricoltura. “con questo intervento – conclude PRANDINI – il governo ha dato un segnale importante al settore primario, riconoscendo il ruolo strategico dell’agricoltura nella crescita del paese, nella difesa dell’ambiente e nella garanzia di una sovranita’ alimentare ed energetica nazionale. continuiamo a lavorare e a confrontarci con le istituzioni nell’interesse del mondo agricolo”.
PNRR: ALLEANZA COOPERATIVE, ATTUARE INTERO PIANO. CONSERVARE
RISORSE PER RINNOVABILI; CONFERMARE CREDITO IMPOSTA
“a meno di un anno dalla chiusura del pnrr il nostro interesse e’ quello che il piano possa essere attuato interamente e che le risorse possano essere spese nell’interesse del paese, sostenendo il sistema economico-produttivo e rafforzando la coesione sociale. auspichiamo un coinvolgimento delle parti sociali nella definizione delle ultime misure”. lo affermano in un comunicato i presidenti delle associazioni cooperative, riunite nell’alleanza delle cooperative italiane maurizio GARDINI, confcooperative; simone GAMBERINI, legacoop; massimo NOTA, agci, in riferimento alla cabina di regia del pnrr a palazzo chigi. “prendiamo atto di quanto affermato dal ministro tommaso FOTI (fdi) in merito alla difficolta’ di utilizzo di parti delle risorse su investimenti pubblici per la difficolta’ di tradurre i progetti in opere realizzabili in tempi compatibili con il pnrr – aggiungono i presidenti -. e’ quindi fondamentale riassegnare le risorse verso obiettivi concretamente realizzabili, rispettando le linee strategiche del piano: sostenere la crescita del paese, rafforzare una rete di infrastrutture sociali, in modo particolare al sud, potenziare i servizi socio sanitari territoriali”. “come cooperative impegnate nella realizzazione di progetti di investimento e di innovazione – osservano – guardiamo con interesse agli incentivi alle imprese, in particolare per il settore agroalimentare ed i relativi contratti di filiera, cosi’ come alle misure per il contrasto alla poverta’ energetica, in coerenza con gli obiettivi del piano sociale per il clima. in particolare riteniamo necessario conservare risorse da destinare allo sviluppo di comunita’ energetiche rinnovabili. invece di sottrarre il miliardo alle cer per inserirlo in futuri fondi. chiediamo di utilizzare quelle risorse per finanziare a tasso agevolato gli investimenti nei comuni sotto i 50 mila abitanti, in maniera complementare alla parte a fondo perduto. abbiamo necessita’ di accelerare la transizione energetica e consentire alle cer di crescere rapidamente per aumentare la sicurezza energetica del paese. le aree interne su questo ambito sono state penalizzate e ne auspichiamo un maggiore coinvolgimento”. “su un piano piu’ generale – secondo alleanza delle cooperative – e’ necessario assicurare un sostegno alle imprese per gli investimenti in innovazione, produttivita’ e digitalizzazione: la fine di transizione 5.0 non puo’ significare l’abbandono del credito di imposta, che va confermato, magari con una misura specifica. cosi’ come di importanza prioritaria, come riconosciuto anche dalla commissione ue, e’ il tema della casa, per le difficolta’ di accesso all’abitare che riguardano ampie fasce di cittadini: per questo e’ indispensabile prevedere un intervento a supporto di fondi rotativi al fine di promuovere partnership pubblico-privato per l’edilizia residenziale sociale. mentre per quel che riguarda gli appalti il settore dei servizi finora e’ stato penalizzato nella revisione prezzi”. “resta inoltre centrale – per alleanza delle cooperative – lo sforzo collegiale da compiere per l’attuazione degli obiettivi della missione 6 ‘salute’ del pnrr, con riferimento al rafforzamento della sanita’ territoriale e, in particolare, ai servizi di prossimita’, a domicilio e di integrazione socio-sanitaria”. “per quanto riguarda – conclude il comunicato – la riprogrammazione della missione 7 ‘repower eu’, che, pur contenendo obiettivi strategici per le imprese e per il paese ha mostrato evidenti limiti di attuazione, per alleanza delle cooperative e’ comunque indispensabile che vengano mantenute le risorse per sostenere gli investimenti delle imprese in transizione verde ed efficientamento energetico”.
PNRR: BATTISTA (COPAGRI),RIMODULAZIONE RISORSE PREMIA
SFORZI AGRICOLTORI E RAFFORZA CRESCITA PRIMARIO
“grazie alla riallocazione delle risorse presentata oggi, con la quale sono stati ulteriormente incrementati i fondi destinati all’agricoltura, arrivati a circa 8,5 miliardi, si va a rafforzare il percorso di crescita dell’italia, dando inoltre merito a tutti i produttori agricoli di aver colto appieno le innumerevoli possibilita’ legate al pnrr; non e’ un caso, infatti, che tra le misure i cui fondi sono stati maggiormente implementati, come ripetutamente chiesto dalla copagri, ci siano proprio i contratti di filiera, destinatari di ulteriori 2 miliardi di euro, e il parco agrisolare, che vedra’ sensibilmente aumentare le risorse a disposizione”. lo sottolinea il presidente della copagri tommaso BATTISTA, che e’ intervenuto oggi a palazzo chigi alla riunione della cabina di regia del pnrr, svoltasi alla presenza dei ministri per gli affari europei tommaso FOTI (fdi) e dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA. lo rende noto un comunicato della copagri. “promuovere i contratti di filiera significa andare direttamente a rafforzare la produzione, stimolando la creazione di migliori condizioni di mercato e tutelando il comparto delle pratiche commerciali sleali; idem dicasi per gli investimenti sulle agroenergie, per i quali l’incremento delle risorse dara’ alle numerosissime aziende agricole interessate la possibilita’ di contribuire alla riduzione dell’inquinamento e alla produzione dell’energia da fonti rinnovabili”, rimarca il presidente, ricordando che la rimodulazione, collegata ai fondi derivanti dalle ultime due rate del recovery fund, andra’ trasmessa a bruxelles entro la fine del mese. “proprio queste due misure, di cui la copagri aveva piu’ volte evidenziato l’importanza e l’efficacia, sono state letteralmente prese d’assalto dagli agricoltori, che hanno fatto pervenire richieste di investimento sensibilmente superiori alla dotazione iniziale del piano, tanto da portare il governo, che ringraziamo nuovamente, a rivedere le risorse ad esse destinate, con tutta una serie di positive ricadute sullo sviluppo del primario, sulla tutela ambientale, sulla decarbonizzazione e sulla transizione energetica”, prosegue. “cio’ che ci preme sottolineare, oltre al mero dato economico, certamente piu’ che positivo, e’ la ratio alla base dei nuovi stanziamenti, che guardano al medio-lungo periodo con l’obiettivo di imprimere una svolta al settore, oltre a dare alle imprese agricole la possibilita’ di guardare al futuro con maggiore serenita’”, aggiunge BATTISTA, secondo cui “sono altrettanto fondamentali gli investimenti sul versante della meccanizzazione agricola, delle opere irrigue, delle infrastrutture materiali e della logistica agroalimentare”.
PNRR: DREI (FEDAGRIPESCA), BENE LOLLOBRIGIDA
PER 2 MLD STANZIATI A SOSTEGNO FILIERE
“mai come nel contesto attuale e’ necessario mettere al primo posto la competitivita’ delle filiere. la decisione di investire risorse pari a 2 miliardi di euro sulle filiere assunta oggi dalla cabina di regia del pnrr rappresenta pertanto un segnale di grande valore non solo per il mondo cooperativo ma anche per l’intera filiera agroalimentare italiana. ringraziamo il ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA per aver dato con tale decisione una risposta concreta ad una criticita’ che avevamo piu’ volte sollevato”. lo afferma in un comunicato il presidente di fedagripesca confcooperative raffaele DREI, commentando la decisione assunta oggi di incrementare di 2 miliardi di euro la misura dei contratti di filiera, che porta la dotazione totale a 4 miliardi di euro. “l’apprezzamento per questa decisione e’ massimo – prosegue DREI – poiche’ accoglie l’urgenza di reperire ulteriori fondi per lo scorrimento completo delle attuali graduatorie. come abbiamo spesso evidenziato, esistevano numerosi progetti meritevoli, gia’ valutati e pronti a partire, che rischiavano di rimanere bloccati per mancanza di risorse. questo rifinanziamento sblocca un potenziale enorme, attivando investimenti capaci di modernizzare il settore e di rafforzare quel modello basato su ecosistemi che vedono nelle cooperative e nei contratti di filiera autentici motori di sviluppo”.
PNRR: MARTINANGELO AGROCEPI, RISORSE AGGIUNTIVE
PER I CONTRATTI FILIERE AGROALIMENTARI
“agrocepi sin dalla sua costituzione nel 2018 e’ una forza rappresentativa delle aggregazioni in filiere agroalimentari. con questo spirito abbiamo spinto tante imprese ad unirsi nei progetti di filiera del quinto bando che riscontro’ un alto tasso di partecipazione con piu’ di 300 progetti”. il presidente di agrocepi corrado MARTINANGELO commenta con queste parole la rimodulazione dei fondi tra ministeri prevista con la revisione del pnrr e prosegue dicendo che: “grazie al lavoro compiuto da ismea, che ha consentito il raggiungimento degli obiettivi di spesa del pnrr nel 2025, nella rimodulazione tra ministeri, l’agricoltura ha avuto in dotazione ulteriori 2 miliardi per i contratti di filiera.” MARTINANGELO ringrazia il ministro LOLLOBRIGIDA e il governo MELONI per “un risultato frutto anche della volonta’ delle imprese del settore di fare rete” e auspica altri incentivi “non solo per le infrastrutture ma per il comparto.”
PNRR: MARETTI (LEGACOOP AGROALIMENTARE), BENE
AZIONE LOLLOBRIGIDA SU FONDI AGRICOLTURA
“soddisfazione per i risultati della cabina di regia del pnrr che si e’ svolta oggi a palazzo chigi. apprezziamo l’azione del ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA per il maggior stanziamento e per il miglioramento delle procedure che fanno ben sperare per il rispetto dei tempi”: e’ questo il commento di cristian MARETTI, presidente di legacoop agroalimentare, in merito alla scelta del governo di incrementare di 2 miliardi di euro la dotazione dei contratti di filiera che arriva cosi’ a 4 miliardi. “in tempi come questi e’ una scelta strategica, un segnale importante non soltanto per il mondo della cooperazione agroalimentare che va a vantaggio della competitivita’ del settore che crediamo meriti questa nuova dotazione per i risultati che gia’ ha saputo dimostrare nella presentazione di progetti altamente qualificati e in alcuni casi gia’ anche messi in campo. pensiamo che sia una buona strada di collaborazione istituzionale, a cui si accompagna un sensibile miglioramento del lavoro del ministero nell’esame delle domande e nella riprogrammazione dei progetti che erano stati presentati con i criteri del fondo nazionale complementare e oggi invece si trovano con delle regole nuove. e quindi anche con la necessita’ di adattamento. questa e’ una dimostrazione che il sistema paese stia funzionando al meglio”, ha concluso MARETTI.