ASSEMBLEA DONNE IN CAMPO-CIA: SOSTEGNO A IMPRENDITORIA FEMMINILE INVESTIMENTO SU TENUTA AREE INTERNE

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“l’imprenditoria femminile ci ha dato e ci da’ tanto e il 30% che rappresenta in agricoltura puo’ aumentare perche’ abbiamo bisogno della dinamicita’ delle donne, che noi uomini non abbiamo”, lo ha affermato il presidente di cia agricoltori italiani cristiano FINI a conclusione del primo giorno dell’assemblea nazionale donne in campo-cia “donne rurali: energia vitale per un territorio in salute”. per questo – ha aggiunto – “e’ importante insistere sul sostegno alle imprenditrici, ma dobbiamo impegnarci di piu’ e meglio per le donne che lavorano nelle aree interne, perche’ qui si parla di servizi e infrastrutture”. il programma dei lavori dell’assemblea ha previsto anche una tavola rotonda alla quale hanno partecipato camilla LAURETI, vicepresidente gruppo s&d all’europarlamento; eleonora IACOVONI, direttore generale per la promozione della qualita’ agroalimentare del masaf; pasqualino ROSSI, direttore dell’ufficio 2 del dipartimento della prevenzione del ministero della salute, della ricerca e delle emergenze sanitarie; claudia GIOVANNINI, responsabile area agricoltura, salute, pari opportunita’, politiche attive del lavoro, conferenze di anci; andrea CATIZONE, presidente fondazione tina lagostena bassi. per LAURETI, “le donne con aziende agricole devono essere sostenute da politica e istituzioni, perche’ portano vita e futuro nelle aree interne. per questo nella relazione al parlamento europeo sulla pac post 2027 diciamo che vanno bene gli aiuti ad ettaro a patto che arrivino in modo diverso a seconda di dove si trova l’azienda agricola e da chi e’ guidata”. nel suo intervento, IACOVONI, dopo aver ricordato gli interventi del masaf per rafforzare l’imprenditoria femminile, ha assicurato che “le esigenze emerse durante la giornata saranno tenute in considerazione nella redazione della strategia nazionale per le aree interne, per valorizzare il ruolo delle imprenditrici”. ROSSI, da parte sua, ha sottolineato l’evidente scollamento tra istituzioni e aree periferiche e spiegato l’attenzione del suo ministero per i soggetti deboli, con il divario dei servizi sanitari e dell’assistenza rispetto alle aree urbane. interessante anche il suo richiamo al maggiore rischio (+10%) di stress correlato al lavoro a carico delle donne, legato alla minore retribuzione e al maggiore carico di lavoro. “come anci – ha spiegato GIOVANNINI nel suo intervento – stiamo lavorando su un’agenda per il controesodo per rivitalizzare i territori, nella quale chiediamo anche incentivi per l’agricoltura”. infine, CATIZONE ha stigmatizzato la “mancanza di lungimiranza e intelligenza delle istituzioni, che hanno lasciato sole le donne nella scelta tra lavoro e figli”, perche’ senza giovani non c’e’ futuro per il paese.