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“la diffusione del virus ‘west nile’ in valdichiana aretina, con casi autoctoni gia’ accertati a cortona ed in altri comuni della zona, ha acceso i riflettori delle istituzioni: cosi’, per contrastare la proliferazione delle zanzare responsabili della trasmissione della febbre del nilo, anche il consorzio di bonifica 2 alto valdarno scende in campo a fianco di comuni, azienda usl toscana sud est, istituto zooprofilattico sperimentale di lazio e toscana”. lo rende noto un comunicato di anbi, che cosi’ prosegue: “dopo avere individuato le aree piu’ critiche, incrociando i dati sanitari con le abitudini delle persone colpite dal virus, e’ stato effettuato un sopralluogo congiunto per programmare la manutenzione ordinaria di alcuni corsi d’acqua, coniugando la mitigazione del rischio idraulico con l’azione mirata a limitare la proliferazione delle zanzare, attivando anche una ‘task force’ con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti. in particolare, l’autorita’ sanitaria ha individuato i territori in cui la concentrazione umana e’ maggiore e piu’ vulnerabile: sovrapponendo queste informazioni con il reticolo di gestione, sono stati individuati alcuni corsi d’acqua poco profondi, che favoriscono ristagni per via delle scarse pendenze. ‘su questi tratti di reticolo idraulico – rende noto serena STEFANI, presidente del consorzio di bonifica 2 alto valdarno – definiremo un piu’ stringente cronoprogramma degli interventi manutentivi, che entreranno a far parte del piano delle attivita’ di bonifica 2026, in modo da rendere piu’ efficaci le azioni di prevenzione’. ‘pur non rientrando gli interventi igienico-sanitari nelle competenze dei consorzi di bonifica ed irrigazione, ci siamo immediatamente attivati – evidenzia massimo GARGANO, direttore generale dell’associazione nazionale dei consorzi di gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue (anbi) – siamo espressione di sussidiarieta’ ed autogoverno del territorio; per questo ci sentiamo parte integrante della comunita’: insieme per risolvere un problema’. la collaborazione tra istituzioni sanitarie, enti locali e consorzi di bonifica e’ infatti fondamentale per ridurre i rischi di trasmissione del virus, soprattutto in territori caratterizzati da una fitta rete idraulica, che favorisce la proliferazione delle zanzare. ‘accanto alle azioni di manutenzione ed ai trattamenti larvicidi e’ pero’ determinante il contributo dei cittadini – aggiunge francesco VINCENZI, presidente di anbi – eliminare i ristagni d’acqua, svuotare i sottovasi e adottare misure di protezione individuale sono comportamenti semplici, ma essenziali per la tutela della salute pubblica’. ‘il tema delle manutenzioni dei corsi d’acqua e’ centrale – conclude il sindaco di cortona, luciano MEONI – da parte nostra abbiamo messo in atto tutte le misure previste dai protocolli insieme all’attivita’ ordinaria di prevenzione dalle arbovirosi, come la west nile, che presentano sintomi simili all’influenza, ma che possono diventare gravi soprattutto in soggetti fragili’.”.