(riproduzione riservata)
“‘a venticinque anni dalla legge istitutiva dei fondi interprofessionali, di fronte ai cambiamenti della struttura del lavoro agricolo sono necessarie nuove competenze e un aggiornamento continuo. di fronte ai nuovi scenari la formazione non e’ piu’ un’opzione ma un fattore abilitante per la competitivita”, ha detto il presidente di foragri, vincenzo CONSO, inaugurando il secondo forum del fondo, svoltosi a roma, in collaborazione con l’eban”. lo rende noto un comunicato di foragri, che cosi’ prosegue: “i lavori sono stati introdotti dal presidente dell’eban roberto CAPONI che ha sottolineato come il valore della bilateralita’ sia un servizio ai lavoratori e alle imprese, presentando poi la prossima iniziativa dell’incontro dei rappresentanti di tutti gli enti bilaterali agricoli territoriali, che si svolgera’ a roma nei giorni 12-13 novembre prossimo. nella sua relazione, il presidente dell’inapp, natale FORLANI ha sottolineato che non e’ possibile pensare che le norme risolvano il problema, di fronte ad una struttura del mercato del lavoro che non e’ cambiata. non bisogna poi dimenticare il problema dell’invecchiamento che puo’ mettere a rischio l’impianto produttivo. un pilastro invece che va ricostruito. FORLANI ha poi evidenziato che bisogna recuperare quelle risorse umane necessarie per affrontare il problema della sostenibilita’, delle transizioni lavorative, ripensando la funzione del sistema collettivo. il presidente dell’inapp ha poi insistito sull’importanza del modello partecipativo che deve ispirare la governance, creando canali comunicanti. importante, naturalmente, e’ il ruolo delle parti sociali; bisogna realizzare il fascicolo del lavoratore per certificare i risultati ottenuti. ersilia DI TULLIO, di nomisma, ha invece presentato le caratteristiche del lavoro agricolo. l’occupazione in agricoltura, ha sottolineato, da’ un contributo notevole a tutta l’occupazione, evidenziando come, nella struttura del lavoro agricolo, ci siano differenze significative tra nord e sud. in agricoltura si avvertono difficolta’ di concretizzare percorsi di formazione per la parcellizzazione dell’occupazione e per il turnover dei lavoratori. il coordinatore del comitato di indirizzo di foragri, massimiliano D’ALESSIO si e’ invece soffermato sulle specificita’ del settore agricolo, evidenziando come il fondo sia espressione della contrattazione, gia’ dal 1966. di fronte ai problemi degli attuali scenari, il tema della sicurezza alimentare viene messo in discussione. interessante poi la prima tavola rotonda, coordinata dal direttore del fondo michele DI STEFANO, e in cui sono intervenuti elvio MAURI, direttore di fondimpresa; eleonora PISICCHIO, direttrice di forte e gianfranco DE SIMONE, direttore di foncoop. con modalita’ diverse, hanno espresso la condivisione della riforma dei fondi, chiedendo pero’ alla politica che si prenda atto del ruolo, offrendo una risposta di sistema. nella seconda tavola rotonda, invece, sono intervenuti: enrica MAMMUCARI, segretaria generale della uila; luca BRONDELLI, vice presidente di confagricoltura; massimo TEMUSSI, direttore generale delle politiche attive del lavoro, dei servizi per il lavoro e degli incentivi all’occupazione e simone CAPPELLI, della conferenza stato-regioni. e’ emersa la volonta’ di contribuite, ciascuno per la propria parte, a migliorare la qualita’ della competitivita’, attraverso un’azione di sistema, anche attraverso la valorizzazione degli ebat e valorizzando le buone pratiche esistenti, per costruire un linguaggio comune”.

