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“e’ un passo avanti importante, in questo campo siamo precursori nell’unione europea e tutto il mondo forestale aspettava, dal 2023, questo registro.sono state scritte le linee guida, ma ovviamente c’e’ ancora molto lavoro da fare. sara’ necessaria una informazione e formazione capillare a tutta la filiera legno, sara’ necessario informatizzare e digitalizzare un processo, nuovo e complicato, in grado di permettere il calcolo e il successivo caricamento dei crediti sul registro”, ha dichiarato in un comunicato enrico ALLASIA, presidente regionale di confagricoltura piemonte e presidente della federazione nazionale di prodotto risorse boschive di confagricoltura, commentando il decreto firmato dai ministri LOLLOBRIGIDA e PICHETTO che ha istituito il registro dei crediti di carbonio forestali. “il registro ha scritto le linee guida, resta ora da affrontare e risolvere una serie di questioni: tra queste la formazione degli operatori, e poi fare in modo che venga riconosciuto il costo del lavoro fatto per migliorare la qualita’ dei boschi. un’altra criticita’ e’ legata alla frammentazione delle proprieta’ forestali, una caratteristica dell’italia anche perche’ rispetto ad altri paesi, come ad esempio la francia, le foreste da noi sono concentrate quasi tutte in territori di montagna. inoltre, solo il 34% dei territori forestali e’ di proprieta’ del demanio, contro il 66% dei privati, e spesso e’ difficile coinvolgere i proprietari nelle attivita’ di gestione forestale. per superare questa frammentazione, un passaggio fondamentale e’ la creazione dei piani di gestione forestale, che attualmente interessano, in italia, appena il 10% delle foreste”, ha concluso ALLASIA.

