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“la sfida di allineare sostenibilita’ e competitivita’ del settore agroalimentare e’ stata al centro dei lavori promossi a ecomondo 2025 da confagricoltura, federalimentare, cl.uster a.grifood n.azionale ed enea. il convegno sul ‘sistema agroalimentare sostenibile e nuova visione europea: crescita economica, attrattivita’ e decarbonizzazione’ ha riunito i principali attori della filiera, in un confronto moderato da daniele ROSSI (vicepresidente cl.a.n) e fabio IRALDO (prorettore della scuola superiore sant’anna), evidenziando la necessita’ di un quadro normativo europeo che sostenga gli sforzi compiuti dalle imprese italiane. i vertici di produzione, industria, distribuzione e finanza hanno poi lanciato un messaggio chiaro dalla tavola rotonda dedicata alla sostenibilita’: il percorso ‘green’ e’ fondamentale”. lo rende noto un comunicato stampa. “sostenibilita’ e competitivita’ devono procedere insieme – ha evidenziato il presidente di confagricoltura massimiliano GIANSANTI -. non si puo’ chiedere agli agricoltori di essere piu’ sostenibili senza garantire loro condizioni economiche e normative adeguate. la sostenibilita’ non deve trasformarsi in un costo, ma diventare un fattore di crescita per l’intera filiera. serve una nuova visione europea che riconosca il valore strategico dell’agricoltura e della filiera agroalimentare, unendo tutti gli attori ‘dal campo alla tavola’”. gabriele CARDIA, vice direttore di federalimentare, ha messo in luce i rischi legati ai costi energetici per la tenuta del sistema produttivo: “le nostre imprese stanno compiendo passi concreti per la sostenibilita’ dei processi produttivi, investendo in eco-progettazione degli imballaggi e in impianti fotovoltaici per l’autoconsumo. tuttavia, paghiamo l’energia fino al doppio dei concorrenti internazionali. per competere, serve una vera neutralita’ tecnologica che ci consenta di usare tutte le possibili fonti energetiche alternative, inclusi nucleare e mini-nucleare, biocarburanti e idrogeno. senza un piano per ridurre i costi, si rischia di far uscire dal paese investimenti e aziende”. massimo IANNETTA, responsabile divisione sistemi agroalimentari sostenibili enea nonche’ membro del consiglio di presidenza del cluster agrifood nazionale, ha auspicato che “le sfide che attendono il settore agroalimentare si traducano in altrettante opportunita’ visto che i principali dati macroeconomici restituiscono la fotografia di una filiera in crescita e sempre piu’ vocata all’export. risulta quindi essenziale, anche tramite iniziative come la rete italiana della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, valorizzare il dialogo fra agroindustria e ricerca a facendo leva anche sul ricambio generazionale e rafforzando il patto per le competenze nel settore, sostenendo il reskilling e upskilling della forza lavoro anche grazie ai progetti europei come agrifoodskills finanziato dal programma erasmus plus”. “il dialogo con raffaele RINALDI (direttore centrale abi) e carlo alberto BUTTARELLI (presidente federdistribuzione) – prosegue il comunicato – ha allargato il confronto all’intera catena del valore e al ruolo cruciale della finanza. l’appello unanime della filiera e’ quello di ottenere regole comuni eque. l’europa puo’ restare competitiva e garantire sicurezza alimentare solo se la sostenibilita’ viene promossa come vantaggio strategico, non come un onere, garantendo parita’ di condizioni normative e un sostegno concreto alla transizione energetica”.

