PRATICHE SLEALI: PARLAMENTO UE E CONSIGLIO TROVANO ACCORDO PER PROTEZIONE TRANSFRONTALIERA D’UFFICIO

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i negoziatori del parlamento europeo e del consiglio hanno concordato una maggiore protezione degli agricoltori contro le pratiche commerciali sleali degli acquirenti di prodotti agricoli. lo rende noto un comunicato dell’europarlamento evidenziando che, grazie al testo concordato, la cooperazione delle autorita’ nazionali responsabili dell’applicazione del divieto ue delle pratiche commerciali sleali sara’ obbligatoria, in modo da prevenire, indagare e punire le pratiche commerciali transfrontaliere sleali di cui sono vittime gli agricoltori e i piccoli produttori di prodotti agricoli da parte dei grandi acquirenti, comprese le catene di distribuzione al dettaglio e le loro alleanze. con l’introduzione di tale sistema, i rapporti di forza lungo la catena di approvvigionamento saranno riequilibrati e gli agricoltori saranno equamente remunerati per il loro lavoro. per rafforzare la protezione degli agricoltori – spiega il comunicato -, i deputati europei hanno fatto in modo che gli stati membri intervengano d’ufficio, fermando le pratiche commerciali sleali transfrontaliere di propria iniziativa senza alcuna denuncia formale da parte di un produttore. questo sistema riprodurra’ il regime di protezione delle indicazioni geografiche nel mercato unico. per impedire agli operatori di eludere la legge trasferendo la propria sede al di fuori dell’ue, gli eurodeputati hanno fatto in modo che le norme tutelino anche i produttori vittime di pratiche commerciali sleali da parte di acquirenti di paesi terzi. inoltre, su richiesta del parlamento europeo, gli acquirenti con sede al di fuori dell’ue dovranno designare “una persona di contatto responsabile per l’ue” nel caso in cui venga avviata un’indagine nei confronti di tale acquirente. tale persona sara’ il principale punto di contatto per le autorita’ di contrasto e sara’ tenuta a facilitare le indagini sulle pratiche commerciali sleali. i deputati europei hanno anche concordato con il consiglio che le autorita’ nazionali preposte all’applicazione della normativa si informeranno reciprocamente in merito alle pratiche commerciali sleali che potrebbero verificarsi in due o piu’ paesi, o al rischio che tali pratiche si verifichino, attraverso il sistema di informazione sul mercato interno, un sistema informatico dell’ue gia’ esistente per lo scambio di informazioni tra le amministrazioni pubbliche dei diversi stati membri. tale scambio avra’ un importante effetto deterrente e garantira’ risposte rapide e coordinate per porre fine alle pratiche commerciali sleali. i deputati europei hanno inoltre introdotto la possibilita’, per gli stati membri che hanno deciso, di vietare pratiche commerciali sleali oltre alle sedici vietate dall’attuale normativa dell’ue, come il divieto di vendere al di sotto del costo di produzione, in particolare quando tali pratiche sono qualificate come disposizioni imperative. le autorita’ di controllo avranno la possibilita’ di applicare, di comune accordo, le nuove norme sulla loro cooperazione reciproca per indagare e porre fine alle nuove pratiche commerciali sleali. l’accordo preliminare – conclude il comunicato – deve ancora essere approvato dal consiglio e dal parlamento europeo. dopo l’approvazione le norme entreranno quindi il ventesimo giorno successivo alla loro pubblicazione nella gazzetta ufficiale dell’ue e saranno applicabili 18 mesi dopo tale data.