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“fai, flai e uila pesca esprimono apprezzamento per la sensibilita’ e la tempestivita’ con cui il sottosegretario LA PIETRA ha accolto la richiesta di incontro, avanzata dai sindacati, per individuare soluzioni in grado di garantire protezione sociale ai pescatori operanti nel litorale tirrenico. la disponibilita’ del sottosegretario, al quale abbiamo anche sottolineato l’importanza di accelerare i tempi di liquidazione dell’indennita’ di fermo pesca del 2024 e 2025, nell’ascoltare le istanze rappresentate e nell’aprire un confronto costruttivo sulla delicata situazione del comparto, costituisce un segnale importante di attenzione”: lo dichiarano in un comunicato unitario fai, flai e uila pesca in seguito all’incontro, svoltosi martedi’ 11 novembre, con il sottosegretario al ministero dell’agricoltura patrizio LA PIETRA in merito agli effetti della decisione che, per due mesi, impedira’ ai pescatori di uscire in mare, senza possibilita’ di beneficiare di un’immediata forma di sostegno reddituale. “il dialogo aperto e responsabile tra istituzioni e parti sociali rappresenta un elemento imprescindibile per affrontare con efficacia le sfide attuali costruendo soluzioni condivise e sostenibili a tutela dei lavoratori del settore. la condizione dei lavoratori della pesca diventa ancora piu’ preoccupante in mancanza di un sistema di tutele sociali piu’ volte annunciate ma mai realizzate, come ad esempio la cisoa pesca, che risulta ancora inesigibile. anche il fondo d’integrazione salariale (fis) cosi’ come concepito, non puo’ essere utilizzato a beneficio dei lavoratori imbarcati poiche’ mancano le causali attinenti al settore. una condizione che moltiplica gli effetti della mancanza di redditivita’ dovuta all’impossibilita’ di lavorare dettata da norme europee sempre piu’ restrittive”, sostengono fai, flai e uila pesca. per proseguire il confronto sulla mancanza di copertura sociale e reddituale per fronteggiare i due mesi di sospensione di attivita’ nel mar tirreno, nonche’ sulla mancanza di un sistema di welfare adeguato alle necessita’ di questo mestiere, i sindacati sono stati convocati il 24 novembre dal ministero del lavoro. “ancora una volta ribadiamo che rendere esigibile la cisoa in una prospettiva di riduzione dello sforzo di pesca diventa un elemento irrinunciabile ed indispensabile per la sopravvivenza del comparto”, concludono fai, flai e uila pesca.

