(riproduzione riservata)
“‘in attesa dell’approvazione definitiva del senato, consideriamo una svolta storica l’approvazione all’unanimita’ da parte della camera della proposta di legge che, in mancanza di ‘consenso libero e attuale’, configura il reato di violenza sessuale. una precisazione che puo’ sembrare ovvia ma che, unitamente, al sostegno bipartisan di tutte le parti politiche, oggi piu’ che mai, certifica un cambio di passo concreto verso un maggiore contrasto alla violenza sulle donne.’ lo dichiara raffaella SETTE, responsabile nazionale uila pari opportunita’, nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne ricordando che, come certificato dall’istat, ‘sono circa 6 milioni e 400mila (il 31,9%) le donne che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale a partire dai 16 anni di eta’: il 18,8% (circa 3 milioni e 764mila) ha subito violenze fisiche e il 23,4% violenze sessuali. i partner, attuali ed ex, sono responsabili della quota piu’ elevata di tutte le forme di violenza fisica rilevate, con quote superiori al 50%.’ lo rende noto un comunicato stampa della uila che prosegue dicendo che: “‘la uila esprime con forza la propria condanna contro ogni forma di violenza di genere, in tutte le sue manifestazioni: fisica, psicologica, economica, digitale. non si tratta di un fatto privato, ma di un fenomeno che colpisce la dignita’ e la liberta’ delle persone e che richiede una risposta collettiva, culturale e istituzionale. e’ dovere e responsabilita’ di tutti contrastarla, prevenirla e costruire un mondo basato sul rispetto, sull’uguaglianza e sulla liberta”. nel cuore della nostra azione sindacale c’e’ la tutela dei diritti, della salute e dell’integrita’ delle lavoratrici e dei lavoratori. ci battiamo ogni giorno perche’ i luoghi di lavoro siano sicuri e affinche’ all’interno di essi le donne non debbano mai sentirsi ‘in pericolo’. ‘la contrattazione collettiva’, prosegue SETTE, ‘rappresenta uno strumento determinante attraverso cui intervenire per arrestare molestie, discriminazioni, ricatti e forme di violenza silenziose di cui troppo spesso le donne subiscono gli effetti e che limitano la loro partecipazione al mondo del lavoro, ostacolando la piena autonomia personale e professionale. nei contratti nazionali e aziendali dell’agroalimentare abbiamo inserito norme concrete contro le molestie e le violenze, misure di prevenzione e sensibilizzazione, tutele per chi denuncia, promozioni di accordi con centri antiviolenza, formazione e politiche che promuovano ambienti realmente inclusivi. attraverso la bilateralita’ abbiamo inoltre individuato anche sostegni economici di aiuto’. ‘la uila rinnova il proprio impegno quotidiano al fianco delle lavoratrici vittime e di tutte le persone che si battono contro la violenza di genere. nessuna deve sentirsi sola’.”.

