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“la produzione di grana padano rispetto al 2024 crescera’ significativamente anche nel 2026, ma vanno impediti i picchi del secondo semestre del 2025”. lo rende noto un comunicato del consorzio grana padano, che cosi’ prosegue: “per raggiungere questo obiettivo, l’assemblea generale del consorzio di tutela ha, straordinariamente e solo per il 2026, aggiornato il piano produttivo, strumento che da piu’ di 20 anni favorisce i successi in italia e all’estero del formaggio dop piu’ consumato nel mondo. lo rendera’ ‘un rallentatore delle esagerazioni’, come lo ha definito il direttore generale del consorzio, stefano BERNI, illustrando il pacchetto di proposte approvate dal cda ai consorziati riuniti al centro fiera del garda a montichiari (bs). l’andamento complessivo dei consumi e’ in linea con le previsioni e registra performance molto migliori di quelle previste per il fatturato. ‘prosegue quindi con successo il piano strategico – ha commentato BERNI – che coglie gli obiettivi di crescita delle quantita’ e fa addirittura meglio delle previsioni sul fatturato’. al centro dell’assemblea generale c’e’ stato il confronto sull’eccesso produttivo del 2025, con il +8% in peso prodotto in piu’. si e’ cosi’ raggiunto un totale di oltre 3 milioni di tonnellate di latte destinate a grana padano, con un incremento di 200mila tonnellate di latte trasformate in piu’ nel 2025. ‘e’ un eccesso produttivo assolutamente insolito, capitato nell’ultimo trentennio solo nel 2005 – ha sottolineato il direttore generale del consorzio – e che ha bisogno di essere gestito, perche’ non si ripeta in maniera cosi’ vistosa nel 2026′. il grana padano ha infatti assorbito tutta la quantita’ di latte prodotto in piu’ nella sua vasta zona di produzione. a spingerla verso il grana padano, sottolinea il consorzio, sono state la remunerativita’ della trasformazione nel formaggio leader del mercato delle dop e il basso prezzo del latte spot nella scorsa estate. cosi’, a fronte di un primo semestre 2025 sostanzialmente in linea con le previsioni, il secondo le ha invece addirittura quadruplicate. ‘l’assemblea generale ha dunque deliberato i provvedimenti collegati al piano produttivo, affinche’ nel 2026 il grana padano continui a crescere, ma non in modo cosi’ marcato come nel 2025 – ha spiegato BERNI – percio’ e stato adottato un moltiplicatore a crescere sui costi che il piano produttivo attribuisce alle produzioni oltre quota. questo strumento si tradurra’ in ‘un rallentatore delle esagerazioni’. l’assemblea ha voluto dare comunque un ulteriore segnale di crescita assegnando un +1% a tutti i caseifici che lo richiedono. ‘con questa decisione il consorzio vuole significare che la produzione di grana padano deve continuare a crescere – spiega il direttore generale del consorzio – ad un trend attorno al 3% all’anno, ma non certo al + 8% di quest’anno. percio’ crescita si, ma crescita intelligente’. il forte aumento della produzione ha avuto ripercussioni sui prezzi all’ingrosso e sui consumi. ‘questa crescita rilevante ha abbassato un po’ i prezzi all’ingrosso e questo sta favorendo l’incremento dei consumi – commenta il direttore generale -. ma, nonostante questo modesto ribasso dei prezzi all’ingrosso, il grana padano continua a rimanere la destinazione piu’ remunerativa al mondo del latte proveniente da bovine alimentate con insilati e che rappresenta ben oltre l’85% di tutto il latte italiano ed europeo’. i provvedimenti sono stati approvati dall’assemblea che contava su oltre due terzi degli aventi diritto con il 90,21 % dei voti espressi in base alla produzione e l’88,46% dei voti dei caseifici. nel suo intervento, il presidente del consorzio, renato ZAGHINI, ha ricordato il grande impegno del grana padano quale sponsor ufficiale di mico, i giochi olimpici e paralimpici invernali di milano cortina. ‘sono molto soddisfatto che l’assemblea abbia accolto le proposte del cda – ha commentato ZAGHINI – come segno di grande responsabilita’ e accettando qualche sacrificio per continuare a crescere senza esagerare, come e’ accaduto invece nel 2025′.”.

