MANOVRA: TUTTE LE DICHIARAZIONI E I COMMENTI – IN AGGIORNAMENTO

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MANOVRA: COLDIRETTI, DA ZES AGRICOLA A SEMPLIFICAZIONI
RIFIUTI, MISURE IMPORTANTI PER LE AZIENDE

“dalla zes agricola alla semplificazione sulla gestione dei rifiuti fino alla stabilizzazione del lavoro occasionale in agricoltura e alla possibilita’ di istituzione di imprese faunistico-venatorie, sono diverse le misure della legge di bilancio approvata dal senato che rispondono alle richieste di coldiretti, frutto del lavoro portato avanti in questi mesi con i gruppi parlamentari e il governo”. lo rende noto un comunicato stampa dell’organizzazione che cosi’ prosegue: “sul fronte della semplificazione e’ importante l’esonero dall’obbligo di iscrizione al registro elettronico nazionale per la tracciabilita’ dei rifiuti (rentri) per gli imprenditori agricoli che producono rifiuti pericolosi e hanno un volume di affari non superiore a ottomila euro all’anno. la misura, fortemente voluta da coldiretti, rientra nell’impegno dell’organizzazione nella semplificazione della gestione dei rifiuti per le aziende agricole, grazie a circuiti tracciabili e al sostegno delle federazioni, attraverso accordi con le pubbliche amministrazioni e i gestori delle piattaforme di conferimento. su richiesta anche qui di coldiretti e’ stata prorogata la zes agricola per il 2026, con la rideterminazione delle percentuali nella misura del 58,7839% con riferimento agli investimenti effettuati dalle microimprese e piccole-medie imprese e nella misura del 58,6102& per le grandi imprese. risponde a una precisa richiesta di coldiretti la stabilizzazione del lavoro occasionale. una norma che mette insieme le esigenze delle aziende agricole con la possibilita’ di offrire un’integrazione al reddito alle categorie piu’ deboli. potranno accedere al lavoro occasionale persone disoccupate, pensionati di vecchiaia o di anzianita’, giovani di eta’ inferiore a 25 anni e a detenuti o internati. modificata la disciplina sul contratto di rete agricolo al fine di consentire ai contraenti di cedere la propria quota di produzione alle altre parti del contratto. altra misura sostenuta da coldiretti e’ l’istituzione di aziende faunistico-venatorie, organizzate in forma di impresa individuale o collettiva, che presentino un programma di conservazione e di ripristino ambientale con la possibilita’ per quelle gia’ operanti di chiedere la conversione in uno dei nuovi tipi. la norma apre la strada a una forma avanzata di multifunzionalita’ agricola, a partire dalla valorizzazione del ruolo turistico e agroalimentare delle aziende faunistico venatorie, capace di creare valore economico soprattutto nelle aree svantaggiate. il frutto di un lavoro di concertazione e di organizzazione della filiera portato avanti da coldiretti a tutti i livelli, con la creazione tre anni fa dell’associazione ab – agrivenatoria biodiversitalia. importante la proroga per il 2026 della disciplina transitoria per l’autorizzazione all’emissione deliberata nell’ambiente di organismi prodotti con tecniche di editing genomico mediante mutagenesi sito-diretta o di cisgenesi presso siti sperimentali autorizzati. la manovra ha stanziato 1 milione di euro per il 2026 per il consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (crea) per svolgere tali attivita’ di ricerca. inoltre, viene ridotta l’aliquota di accisa della birra per il biennio 2026 – 2027, nella misura pari a 2,98 euro per ettolitro e per grado-plato; sono state incrementare le risorse per i distretti del cibo, pari a 1.400.000 euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027; e’ stata modificata la procedura di conciliazione per le posizioni debitore connesse alle cosiddette. quote latte, consentendo la rateizzazione delle somme dovute fino a 10 anni inoltre l’approvazione di un emendamento fortemente sostenuto da coldiretti ha fatto venir meno il divieto di compensazione dei debiti previdenziali e contributivi con i crediti di imposta 5.0 e 4.0 per gli investimenti gia’ effettuati, assicurando cosi’ il pieno godimento di tali crediti di imposta. le misure in manovra si aggiungono a quelle per il settore previste nel disegno di legge presentato ad ottobre dal governo, ossia la proroga per il 2026 della detassazione irpef dei redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola che operano in forma di impresa individuale e societa’ semplice, negli scaglioni progressivi previsti per il 2024 e 2025 ed il credito di imposta per le imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura per investimenti in beni materiali e immateriali strumentali nella misura del 40 per cento per gli investimenti fino a 1 milione di euro, nel limite di spesa di 2.100.000 euro per ciascuno degli anni del triennio 2026-2028. una misura, quest’ultima, che coldiretti ritiene importante rafforzare, lavorando all’interno del coltivaitalia per il reperimento di ulteriori risorse con prossimi provvedimenti per le aziende escluse dalla zes”.

MANOVRA: COLDIRETTI, STABILIZZAZIONE LAVORO OCCASIONALE
IMPORTANTE PER AZIENDE E CITTADINI

“la stabilizzazione del lavoro occasionale in agricoltura contenuta in manovra e’ importante rispetto a uno strumento che ha dimostrato di rappresentare una misura utile, anche a livello sociale, senza rappresentare un’alternativa alle normali assunzioni”, afferma la coldiretti in un comunicato “in occasione dell’approvazione dell’emendamento alla legge di bilancio varata dalla commissione bilancio del senato”, precisa il comunicato. “ringraziamo il ministro del lavoro marina CALDERONE per il coraggio e la lungimiranza nel sostenere una norma che mette insieme le esigenze delle aziende agricole con la possibilita’ di offrire un’integrazione al reddito alle categorie piu’ deboli, che l’esperienza ha ampiamente dimostrato non prestarsi a qualsiasi tipo di abuso”, dichiara romano MAGINI, responsabile lavoro di coldiretti, che prosegue: “nel biennio sperimentale la misura ha dato, infatti, risultati positivi coinvolgendo circa 10mila persone, soprattutto pensionati (80%) e studenti (17%). la disciplina del lavoro occasionale integra infatti il mercato agricolo tradizionale, semplificando adempimenti e costi per le imprese, tutelando appieno i diritti dei lavoratori e rispettando gli accordi collettivi di settore”. “potranno accedere al lavoro occasionale persone disoccupate, pensionati di vecchiaia o di anzianita’, giovani di eta’ inferiore a 25 anni e a detenuti o internati”, informa il comunicato, nel concludere: “l’attivita’ non deve superare le 45 giornate annue per singolo lavoratore e puo’ riguardare solo chi non abbia avuto un ordinario rapporto di lavoro subordinato nei tre anni precedenti”.

MANOVRA: CIA, ACCOLTI NOSTRI CORRETTIVI MA AGRICOLTURA
MERITA VISIONE POLITICA PIU’ FORTE

“per misure e risorse, una legge di bilancio debole per l’agricoltura. su credito d’imposta, zes agricola e lavoro occasionale, il comparto ottiene gli aggiustamenti che cia aveva lungamente sollecitato, ma e’ lontana una visione politica all’altezza delle sfide agricole che vorrebbero l’italia al timone di un vero cambio di passo, sia in europa che a livello internazionale. e’ quanto afferma il presidente nazionale di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, in merito alla finanziaria appena approvata dal senato con il voto di fiducia, e giudicata per il settore troppo prudente e poco coraggiosa”. lo rende noto un comunicato di cia. “l’agricoltura meritava un impianto complessivo piu’ organico e strategico a tutela del reddito degli agricoltori e a sostegno della competitivita’ delle imprese, non correttivi, sebbene sostanziali, su interventi gia’ collaudati”, continua FINI, che aggiunge: “e rispetto alle precedenti manovre, mancano all’appello risorse e misure importanti. di questo passo si resta sempre fermi alle norme utili e non si fa mai spazio a una strategia di medio-lungo periodo con veri investimenti sul futuro”. “detto questo, cia e’ soddisfatta dell’eliminazione, dall’art. 26, del divieto di compensazione dei crediti d’imposta con i contributi previdenziali e assistenziali, una misura fondamentale per il recupero di liquidita’ delle imprese, non solo agricole”, informa il comunicato, che cosi’ prosegue: “atteso anche il rifinanziamento della zes agricola, sebbene ancora limitato: l’integrazione per il 2025 e i nuovi fondi 2026 restano ampiamente al di sotto del fabbisogno minimo stimato dall’agenzia delle entrate. la stabilizzazione del lavoro agricolo occasionale va nella direzione della semplificazione, ma non basta a risolvere la crisi di manodopera. cia insiste per un piano chiaro su lavoro, formazione e redditivita’, che incida sulle cause reali delle difficolta’ delle imprese. bene anche l’intervento sulle aziende faunistico-venatorie: si introduce un modello gestionale piu’ coerente con le esigenze delle aree interne e che rafforza la multifunzionalita’ agricola. inaccettabile, invece, il ritiro dell’emendamento sulla legalita’ del fiore di canapa industriale a basso thc: un settore da oltre 3mila imprese e piu’ di 20mila posti di lavoro necessita ora di un tavolo di filiera, urgente, presso il masaf. di contro, a far ben sperare, e’ la proroga della sperimentazione in campo delle tea fino a fine 2026 e la riduzione delle accise per i birrifici italiani: liberera’ quasi 5 milioni di euro per nuovi investimenti nei prossimi due anni”. “difendiamo l’agricoltura a bruxelles e chiediamo rispetto con una pac piu’ forte ed equa, insistiamo sul principio di reciprocita’ sui mercati a salvaguardia della produttivita’ e della qualita’ agroalimentare made in italy, ma dobbiamo anche mettere l’italia agricola nelle condizioni di anticipare il cambiamento e guidarlo nei fatti”, chiosa FINI, che conclude: “adesso la partita si sposta sul collegato agricolo ‘coltivaitalia’ che auspichiamo possa dare risposte celeri e concrete al settore. la legge di bilancio ha perso l’occasione di dare l’esempio con scelte politiche piu’ solide, risorse certe e una visione ampia, orientata davvero dall’anima agricola del paese e dai suoi territori rurali”.

MANOVRA: COPAGRI, PER AGRICOLTURA DIVERSI INTERVENTI
POSITIVI MA PESA ASSENZA MISURE STRUTTURALI

“‘l’odierno via libera del senato porta in dote una manovra che per l’agricoltura risulta essere caratterizzata da diverse luci e alcune ombre; se, infatti, da un lato troviamo interventi certamente condivisibili e ampiamente caldeggiati dalla copagri, dall’altro il primario paga lo scotto dell’assenza di misure strutturali delle quali possano beneficiare direttamente i produttori agricoli del paese, stretti nella morsa tra le incertezze legate al contesto internazionale, le sempre piu’ frequenti ricadute del climate change e i continui rincari del costo dell’energia e dei fattori produttivi’. e’ quanto afferma il presidente della copagri tommaso BATTISTA, riponendo grandi attese nei contenuti del collegato agricolo, in cui verranno condensate le principali misure economiche a favore del comparto agricolo”. lo rende noto un comunicato della copagri. “tra le misure positive figurano la proroga al 2026 della sperimentazione in campo delle tecniche di evoluzione assistita-tea, il rifinanziamento della ‘nuova sabatini’, misura che si e’ sempre contraddistinta quale propellente fondamentale per la competitivita’ e che potra’ contare su circa 650 milioni di euro per il 2026 e il 2027, cosi’ come l’introduzione di contributi a tasso agevolato per gli investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, senza contare la riduzione e rimodulazione delle accise sulla birra, l’ampliamento della platea delle imprese agricole riconosciute come energivore, che permettera’ di contenere l’impatto dei costi energetici, e il rinvio al 2027 di plastic tax e sugar tax”, osserva BATTISTA. “di particolare rilevanza, poi, e’ l’atteso e auspicato intervento con cui e’ stata scongiurata la sospensione delle compensazioni fiscali tramite credito d’imposta con i versamenti previdenziali, assistenziali e assicurativi, che sarebbe andata a penalizzare pesantemente tutti i produttori agricoli che avevano investito in innovazione e sostenibilita’”, prosegue BATTISTA, “esprimendo analoga soddisfazione per la conferma per il 2026 dei crediti di imposta per gli investimenti di transizione 5.0, per il rifinanziamento della zes unica agricola e per l’innalzamento delle percentuali del credito d’imposta fruibile per gli investimenti 2025”, precisa il comunicato. “a pesare sul primario, pero’, e’ la carenza di interventi di carattere strutturale, a partire dal mancato esonero contributivo per coltivatori diretti e imprenditori agricoli under 40, fondamentale per favorire il ricambio generazionale e rendere il settore agricolo maggiormente attrattivo, scongiurando il graduale abbandono dei campi”, rimarca il presidente della copagri, “lamentando anche l’esiguita’ delle risorse destinate a supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi”, conclude il comunicato.

MANOVRA: CONFAGRICOLTURA, BENE CANCELLAZIONE DIVIETO COMPENSAZIONE
CREDITI IMPOSTA MA SI POTEVA FARE DI PIU’

“con il via libera di stamattina in senato al voto di fiducia alla legge di bilancio, si delineano piu’ chiaramente le misure che interessano il mondo agricolo. in attesa del passaggio definitivo alla camera, confagricoltura accoglie positivamente alcune misure presenti nel testo. bene la cancellazione del divieto di compensazione dei crediti d’imposta con i debiti contributivi e la proroga, entro i limiti stabiliti, dell’esenzione irpef per i redditi dominicali ed agrari che hanno visto impegnata la confederazione sin dall’inizio del percorso legislativo”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura che cosi’ prosegue: “positive anche le misure sulla tassazione agevolata dei rinnovi contrattuali e dei premi di produttivita’. per i rinnovi sottoscritti nel 2024, nel 2025 e nel 2026, viene estesa l’applicazione dell’imposta sostituiva irpef e viene alzato, da 28mila a 33mila euro, il limite entro il quale e’ applicabile l’imposta del 5%. bene, in tema di investimenti, l’incremento della dote finanziaria per il credito d’imposta zes sud per il 2025, e la sua proroga per il 2026. per confagricoltura si tratta di una misura importante, visto l’input che puo’ dare all’apparato produttivo agricolo del mezzogiorno e al suo sistema di imprese agricole. invece, qualche sforzo in piu’ poteva essere fatto sul rifinanziamento del credito d’imposta 4.0 per il settore primario. il limite complessivo di spesa, infatti, risulta limitato a soli 2,1 milioni di euro. la confederazione auspica che il rifinanziamento possa avvenire in uno dei prossimi provvedimenti legislativi. particolarmente rilevanti, e frutto del lavoro sindacale di confagricoltura, sono l’inserimento nei contratti di rete d’impresa agricoli della possibilita’ per le imprese partecipanti di cedere la quota di prodotto in natura originariamente assegnata agli stessi componenti della rete, e la conferma delle misure finanziarie per sostenere gli investimenti delle imprese e favorire l’accesso al credito. altre misure, sostenute dalla confederazione e presenti in manovra, riguardano l’alleggerimento riguardante gli obblighi di iscrizione al registro per la tracciabilita’ dei rifiuti (rentri) e l’operativita’ delle aziende faunistico-venatorie”.