COLDIRETTI, OLTRE 1 FAMIGLIA SU 4 E’ PIU’ POVERA, SALGONO A 1,3MLN UNDER18 IN CONDIZIONI INDIGENZA

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“l’emergenza covid ha impoverito piu’ di una famiglia su quattro (28,8%) che ha dichiarato nel 2020 un peggioramento della situazione economica rispetto all’anno precedente”, afferma la coldiretti sulla base di una propria analisi su dati del rapporto sul benessere equo e sostenibile (bes) dell’istat. “un deterioramento della situazione economica che ha colpito di piu’ le regioni ricche del centro (30,5%) e del nord (28,8%) rispetto al mezzogiorno (27,7%)”, sottolinea la coldiretti. “la punta dell’iceberg delle difficolta’ in cui si trova il paese e’ rappresentata dagli oltre 5,6 milioni di individui in condizione di poverta’ assoluta, con un’incidenza media pari al 9,4%”, evidenzia la coldiretti, nel precisare che “si tratta del valore piu’ elevato degli ultimi quindici anni con la poverta’ che cresce soprattutto al nord, area particolarmente colpita dalla pandemia, dove la percentuale di poveri assoluti passa dal 6,8% al 9,4% degli individui”. “a preoccupare tra le famiglie in difficolta’ e’ anche il milione e 346mila bambini e ragazzi (under 18) poveri nel 2020, ben 209mila in piu’ rispetto all’anno precedente”, spiega la coldiretti, che sottolinea: “una situazione drammatica che incide sui livelli di istruzione ed integrazione aumentando l’area del disagio ed i rischi di comportamenti antisociali”. “fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attivita’ saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per covid”, prosegue la coldiretti, che spiega: “persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita cosi’ problematiche”. “contro la poverta’ e’ cresciuta la solidarieta’ che si e’ estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini”, afferma la coldiretti, nell’evidenziare che “nel 2020 sono stati oltre 5 milioni i chili di prodotti tipici made in italy, a chilometri zero e di altissima qualita’ distribuiti dagli agricoltori della coldiretti per garantire un pasto di qualita’ ai piu’ bisognosi di fronte alla crescente emergenza provocata dalla pandemia covid”. “si e’ trattato della piu’ grande iniziativa di solidarieta’ mai realizzata dagli agricoltori italiani resa possibile dalla partecipazione volontaria dei cittadini al programma della ‘spesa sospesa’ nei mercati di campagna amica e dal contributo determinante del management dei consorzi agrari d’italia (cai) e della coldiretti che ha deciso di rinunciare a propri compensi straordinari”, spiega la coldiretti, nel ricordare che “tutti i cittadini nei mercati e nelle fattorie di campagna amica diffusi lungo la penisola possono decidere di donare cibo e bevande alle famiglie piu’ bisognose sul modello dell’usanza campana del ‘caffe’ sospeso’, quando al bar si lascia pagato un caffe’ per il cliente che verra’ dopo”. “in questo caso si tratta pero’ di frutta e verdura, ma anche pasta fatta con grano 100% italiano, salumi e legumi delle aree terremotate di lazio, marche, abruzzo e umbria, olio extravergine d’oliva a denominazione di origine protetta (dop), pecorino dei pastori sardi e altri generi alimentare made in italy, di qualita’ e a km zero che gli agricoltori di campagna amica andranno a consegnare gratuitamente alle famiglie bisognose sul territorio italiano”, precisa la coldiretti. “con la spesa sospesa abbiamo voluto dare un segno tangibile della solidarieta’ degli agricoltori verso le fasce piu’ deboli della popolazione piu’ colpite dalle difficolta’ economiche”, ha spiegato il presidente della coldiretti ettore PRANDINI, nel concludere che “il nostro obiettivo e’ far si’ che questa esperienza diventi un impegno strutturale che aggiunge valore etico alla spesa quotidiana degli italiani”.