RUSSIA: I VITICOLTORI SUBISCONO LA STRETTA DELLO STATO FEDERALE, RACCONTA “THE NEW YORK TIMES”

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in russia una decina di anni fa c’e’ stato un rifiorire della produzione vitivinicola sulla costa del mar nero, con risultati eccellenti, racconta “the new york times”. molti dei produttori piu’ piccoli e piu’ innovativi, con l’approvazione informale delle autorita’ locali, hanno per lungo tempo operato senza licenze, considerandole proibitive dal punto di vista dell’impegno burocratico e della spesa. pero’, due anni fa, le autorita’ federali hanno deciso per una stretta, mettendo fine agli anni “easy” del boom. le autorita’ affermano che stanno combattendo l’evasione fiscale, la contraffazione e le produzioni che non rispettano le norme sanitarie, che in effetti rappresentano un problema in russia, inoltre recenti cambiamenti nella legge dovrebbe rendere piu’ semplice il processo di autorizzazione. ma un funzionario del ministero dell’agricoltura calcola che una casa vinicola deve produrre almeno 40.000 bottiglie l’anno solo per coprire le spese per ottenere la licenza (6000 dollari come minimo) e, ancor piu’, per compilare le risme di carta necessarie per dimostrare che i propri edifici e le proprie procedure seguono le regole.