“THE SUNDAY TIMES”: PROSSIMAMENTE SU QUESTI SCHERMI AZIENDE AGRICOLE ROBOTIZZATE

(riproduzione riservata)

“plenty” (abbondanza) e’ il nome della societa’ creata tra gli altri da nate STOREY, di cui parla “the sunday times” in un articolo pubblicato recentemente, spiegando che si tratta della start up agricola meglio finanziata e che ha la potenzialita’ di diventare “una delle piu’ grandi aziende agricole del mondo”, secondo il co-fondatore. l’obiettivo di plenty e’ costruire, nelle periferie di quasi tutte le citta’ con oltre un milione di abitanti, una “fattoria al chiuso” robotizzata dove produrre ortofrutta fresca e di qualita’ tutto l’anno. un’analoga promessa la sta portando avanti square roots, start up che coltiva vegtali dentro containers da spedizione presieduta dal fratello di elon MUSK, kimbal. in realta’, non e’ che le cose stiano andando proprio come si erano prefissi i fondatori di plenty: delle 500 fattorie che dovevano essere gia’ in funzione, a sette anni dalla sua creazione, l’azienda sta appena costruendo la seconda, a compton, nei pressi di los angeles. la prima, a san francisco, e’ stata costruita e buttata giu’14 volte, spiega STOREY, dicendo che costruire una fattoria di questo tipo e’ come fare un gigantesco iphone. tutto deve funzionare senza intoppi. peraltro, negli ultimi anni, il prezzo dell’illuminazione a led e quello dell’intelligenza artificiale sono scesi di molto e quindi anche i costi di produzione per la societa’, che ritiene di poter finalmente essere a una svolta.