FNSEA, INACCETTABILE DECISIONE CONSIGLIO STATO FRANCESE CHE ANNULLA ETICHETTA ORIGINE LATTE

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“pioniera nel campo dell’etichettatura di origine, dal 1° gennaio 2017 la francia conduce una sperimentazione sull’etichettatura dell’origine del latte, del latte incorporato nei prodotti lattiero-caseari e delle carni utilizzate come ingredienti nei prodotti trasformati”, sottolinea un comunicato del sindacato agricolo francese fnsea, nell’evidenziare che “con la sua decisione, il consiglio di stato ha risposto favorevolmente alla richiesta di lactalis di porre fine a questo esperimento e di vietare la menzione obbligatoria dell’origine del latte sui prodotti lattiero-caseari venduti in francia”. “la federazione nazionale dei produttori di latte, i giovani agricoltori e la fnsea si rammaricano profondamente di questa decisione e denunciano l’atteggiamento irresponsabile di un attore economico contrario al riconoscimento del lavoro dei produttori di latte francesi”, prosegue il comunicato, che sottolinea: “dando ragione a lactalis, il consiglio di stato impedisce ai consumatori di sapere da dove proviene il loro cibo e di scegliere liberamente i prodotti che consumano”. “una decisione che va controcorrente, poiche’ nel frattempo numerosi altri stati membri [dell’ue, ndr] si sono uniti alla francia nel suo approccio”, spiega il comunicato, che evidenzia: “e’ un pessimo segnale che un testo fondante come questo possa essere stato messo in discussione nonostante crei valore per la francia agricola e permetta di informare i consumatori sull’origine e la tracciabilita’ di cio’ che consumano”. “questa decisione mina infatti gli sforzi di lunga data intrapresi dagli agricoltori francesi per soddisfare le aspettative dei cittadini, che devono permettere che la professione agricola sia remunerata con dignita’”, spiega il comunicato. “mentre all’assemblea nazionale e’ in corso l’esame del disegno di legge volto a ridurre le nostre emissioni di gas serra, ricordiamo che un reddito dignitoso e un’alimentazione piu’ locale siano condizioni sine qua non della transizione agroecologica e della lotta contro i cambiamenti climatici”, continua il comunicato. “di fronte a questa decisione, chiediamo allo stato una risposta forte: fare ogni sforzo per ripristinare questo obbligo di etichettatura che e’ necessario; mantenere le disposizioni del decreto sulle carni come ingredienti; mostrare una rotta che sia commisurata alla sfida per i lavori del consiglio nazionale dei consumatori sull’etichettatura dell’origine degli alimenti trasformati con un dispositivo semplice e fornendo tutta la trasparenza necessaria”, sottolinea il comunicato, nel ricordare che “infatti, l’altra sfida che abbiamo di fronte e’ ovviamente la strategia farm to fork, in merito alla quale la fnsea e i giovani agricoltori attendono che le nostre richieste vengano accolte a livello europeo!”. “ora piu’ che mai la trasparenza e’ una necessita’ dal produttore al consumatore!”, conclude il comunicato.