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a sei anni dalla sua introduzione, il ministero della salute ha proceduto ad una revisione della classificazione nutri-score degli alimenti, che nel frattempo si e’ molto diffusa in francia, pur non essendo obbligatoria, arrivando a coprire il 60% dei prodotti in vendita, scrive “les echos”. il metodo di calcolo per la classificazione e’ stato modificato il che in particolare comportato il declassamento del latte dalla categoria ‘a’, quella piu’ sana, alla categoria ‘b’ per lo scremato e il parzialmente scremato e addirittura alla ‘c’ per l’intero. la reazione delle associazioni di categoria e’ stata immediata e hanno scritto alla prima ministra elisabeth BORNE definendo questa nuova collocazione un “non senso”. pesci grassi e frutti di mare fanno il percorso opposto accedendo alla categoria ‘a’ grazie alle’elvato enore di omega 3. i prodotti cerealicoli completi ricchi di fibre risalgono alla ‘a’ o ‘b’. il nuovo nutri-score tratta bene anche i prodotti avicoli, contrariamente alla carne rossa. in generale penalizza i prodotti ricchi di zuccheri, ma anche quelli con edulcoranti. l’acqua e’ la sola bevanda in classe ‘a’.