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“oltre 900 milioni di euro a disposizione dell’agricoltura emiliano-romagnola nei prossimi cinque anni, per una strategia di sviluppo che tenga insieme sostenibilita’ ambientale, economica e sociale, con un’attenzione particolare al sostegno al reddito, alla ricerca e all’innovazione tecnologica. prosegue il tour sul territorio regionale dell’assessore regionale all’agricoltura, alessio MAMMI, per la presentazione delle linee strategiche del nuovo sviluppo rurale 2023-2027. questa mattina l’incontro a reggio emilia, nella sede della camera di commercio, con i rappresentanti delle imprese agricole e agroalimentari e diversi agricoltori, alla presenza del presidente della provincia, giorgio ZANNI”. lo rende noto un comunicato stampa della regione emilia romagna. “la strada per una nuova agricoltura – ha sottolineato MAMMI – passa attraverso maggiori investimenti in innovazione e ricerca, per garantire il giusto reddito delle imprese, qualita’ delle produzioni, competitivita’ e per tenere insieme sostenibilita’ ambientale, economica e sociale. reggio emilia e’ una provincia a grande vocazione di prodotti di qualita’, a partire dal parmigiano reggiano, il ‘re dei formaggi’. in questa fase storica di grande difficolta’ dell’agricoltura a causa dei cambiamenti climatici, stiamo lavorando per garantire che le produzioni di qualita’ dei nostri agricoltori possano continuare ad arrivare sulle tavole di tutto il mondo”. “tra gli argomenti centrali della discussione, il tema della crisi idrica: un paradosso nei giorni immediatamente successivi all’alluvione, ma a tutti gli effetti un fenomeno in preoccupante crescita in emilia-romagna, che ha registrato un calo del 40% delle precipitazioni negli ultimi 20 anni, con un aumento costante delle temperature. sotto questo profilo la regione e’ impegnata a realizzare un vero e proprio ‘piano marshall’ degli investimenti irrigui, con una disponibilita’ complessiva di oltre 600 milioni di euro tra interventi in via di esecuzione e in avanzato stato di progettazione. tra gli obiettivi da perseguire la realizzazione di una rete di piccoli invasi consortili attraverso la collaborazione tra imprese agricole con il supporto dei consorzi di bonifica, per aumentare lo stoccaggio idrico da utilizzare in caso di necessita’. nel nuovo sviluppo rurale ci sono 20 milioni di euro destinati a questi interventi”. “ma servono anche gli invasi territoriali – ha rimarcato MAMMI -. proprio nei prossimi giorni saranno in disponibilita’ ai consorzi di bonifica di parma e dell’emilia-centrale le risorse per la progettazione dell’invaso in val d’enza, un’opera prioritaria per la regione”.