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“il decreto del fermo pesca 2024 – pubblicato nella giornata del 20 giugno e firmato dal ministro francesco LOLLOBRIGIDA – rappresenta un passo importante nella direzione da noi auspicata di uscire da una gestione dell’attivita’ che negli ultimi anni si e’ basata esclusivamente sulle negazioni e non sulle possibilita’”. lo rende noto un comunicato di federpesca che cosi’ prosegue: “il combinato disposto di politiche volte al solo contenimento dello sforzo di pesca, attraverso la sistematica riduzione delle attivita’, e l’aumento dei costi di produzione, dovuto all’incremento del prezzo del gasolio, ha provocato nelle marinerie uno stato di sofferenza che non ha precedenti e che andava fermato. auspichiamo invece che l’attuale impostazione, seppur con margini di miglioramento, potra’ mettere in atto una nuova fase volta a garantire maggiore flessibilita’ all’attivita’ d’impresa, consentendo a ciascuna impresa di organizzare la propria attivita’ imprenditoriale, nel rispetto di una reale sostenibilita’ sociale ed economica, oltre che ambientale. un’innovazione che richiedera’ l’impegno e la responsabilita’ di tutti, oltre che un monitoraggio continuo della situazione volto ad intervenire sui profili critici rappresentati dagli operatori ma che oggi rappresenta un cambio di paradigma importante nell’ottica di semplificare l’attivita’ e abbandonare sterili rigidita’ gestionali”.