CORTE CONTI UE: UNIONE EUROPEA DEVE ESSERE PIU’ PROATTIVA NELLA LOTTA CONTRO FRODI SPESA AGRICOLA

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“la politica agricola comune, che costituisce nel suo complesso la maggiore componente di spesa a carico del bilancio dell’ue, comprende alcuni regimi di spesa particolarmente esposti ai rischi di frode. e’ quanto ha constatato la corte dei conti europea in una relazione pubblicata in data odierna, che fornisce una panoramica dei rischi di frode cui e’ soggetta la pac e valuta il modo in cui la commissione europea reagisce alle frodi nella spesa agricola. la corte conclude che la commissione ha risposto ai casi di frode nella spesa della pac, ma dovrebbe essere piu’ proattiva nell’affrontare determinati rischi di frode, quali le forme illegali di ‘accaparramento dei terreni’. siccome i frodatori potrebbero sfruttare le debolezze presenti nei controlli degli stati membri, la corte raccomanda alla commissione di migliorare il monitoraggio delle misure antifrode nazionali, di fornire orientamenti piu’ concreti e di promuovere l’uso delle nuove tecnologie per prevenire e individuare le frodi. gli auditor della corte hanno esaminato i meccanismi di frode nei regimi di pagamento della pac, analizzando le misure finanziate dalla pac in regime di gestione concorrente (pagamenti diretti, misure di mercato e sviluppo rurale) e verificando i dati dei periodi di programmazione 2007-2013 e 2014-2020. i principali rischi individuati dalla corte sono connessi all’occultazione, da parte dei beneficiari, di violazioni delle condizioni di ammissibilita’, alla complessita’ delle misure finanziate e alle forme illegali di ‘accaparramento dei terreni'”, informa un comunicato della corte dei conti ue. “le frodi ledono gli interessi finanziari dell’ue e impediscono alle risorse dell’ue di raggiungere gli obiettivi strategici. riteniamo che l’ue debba fare di piu’ per affrontare il rischio di frode nella spesa agricola. auspichiamo che la nostra relazione aiuti la commissione e gli stati membri a sviluppare la propria capacita’ antifrode nell’ambito della nuova politica agricola comune 2023-2027”, ha dichiarato nikolaos MILIONIS, il membro della corte responsabile dell’audit. “i settori di spesa soggetti a norme piu’ complesse, ad esempio le misure di investimento nel settore dello sviluppo rurale, sono esposti a un rischio maggiore. alcuni regimi di pagamento della pac volti a sostenere categorie specifiche di beneficiari si sono rivelati a rischio di frode, poiche’ alcuni richiedenti non comunicano informazioni pertinenti o creano artificialmente le condizioni per soddisfare i criteri di ammissibilita’ e beneficiare indebitamente degli aiuti della pac. cio’ vale, ad esempio, per il sostegno fornito alle pmi agricole che non hanno comunicato i loro collegamenti con altre imprese, o per i beneficiari non ammissibili che richiedono pagamenti come ‘giovani agricoltori’. l”accaparramento dei terreni’ puo’ implicare pratiche fraudolente, quali falsificazione di documenti, coercizione, uso di influenze politiche o informazioni privilegiate, manipolazione delle procedure o pagamento di tangenti. dalle indagini condotte dall’ufficio europeo per la lotta antifrode (olaf) e dalle autorita’ nazionali e’ emerso che le superfici agricole maggiormente esposte a questo tipo di attivita’ fraudolenta sono i terreni demaniali o i terreni privati con assetto proprietario poco chiaro. i frodatori potrebbero anche mirare ad acquisire terreni, in modo legale o con altri mezzi, al solo scopo di ricevere pagamenti diretti, senza svolgervi alcuna attivita’ agricola. il rischio e’ piu’ elevato per alcuni terreni da pascolo e determinate zone montuose, in cui risulta piu’ difficile per gli organismi pagatori verificare l’effettivo svolgimento dell’attivita’ agricola richiesta, come ad esempio il pascolo”, prosegue il comunicato della corte. “poiche’ l’ultima analisi del rischio di frode della pac espletata dalla commissione risale al 2016, la corte raccomanda alla commissione di aggiornare la sua valutazione dell’esposizione al rischio di frode dei diversi regimi di spesa nonche’ della capacita’ delle misure antifrode attuate dagli stati membri di individuare, prevenire e correggere le frodi. la corte raccomanda inoltre alla commissione di adottare le misure necessarie per mitigare i principali rischi di frode e promuovere le opportunita’ offerte dalla tecnologia, quali l’estrazione dei dati, l’apprendimento automatico, le immagini satellitari e la fotointerpretazione, per lottare contro le frodi, incoraggiando gli stati membri ad adottare provvedimenti in tal senso”, conclude la corte dei conti ue. la relazione speciale 14/2022, “la risposta della commissione alle frodi nella politica agricola comune. e’ ora di affrontare il problema alla radice”, e’ disponibile qui https://bit.ly/3aaSeS0