CLIMA: ISTAT, NEL 2022 56,7% POPOLAZIONE PREOCCUPATA PER NEL 2021 ERA IL 52,2%

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“a partire dal 1998, e con continuita’ tra il 2012 e il 2022, nel contesto dell’indagine multiscopo ‘aspetti della vita quotidiana’ l’istat rileva la percezione dei cittadini rispetto alle tematiche ambientali. negli ultimi anni tale quadro informativo e’ stato ampliato introducendo una batteria di quesiti relativi ai comportamenti ecocompatibili”. lo rende noto un comunicato dell’istat, che prosegue: “i comportamenti della popolazione, gli stili di vita, le opinioni e gli atteggiamenti che li condizionano hanno un grande impatto sulla sostenibilita’ ambientale. lo studio di tali comportamenti, che assume rilevanza in termini di sostenibilita’ ambientale, benessere sociale e qualita’ della vita, genera un set informativo a disposizione delle scelte di politica ambientale. nel 2022 i cambiamenti climatici si confermano al primo posto tra le preoccupazioni per l’ambiente: cosi’ si esprime oltre la meta’ della popolazione di 14 anni e piu’ (56,7%). seguono i problemi legati all’inquinamento dell’aria, avvertiti dal 50,2%. al terzo posto, leggermente distaccata, si colloca la preoccupazione per lo smaltimento e la produzione dei rifiuti (40,0% delle persone di 14 anni e piu’). l’inquinamento delle acque (38,1%), l’effetto serra e il buco nell’ozono (37,6%) sono percepiti come ulteriori fattori di rischio ambientale a livello globale. gli altri problemi ambientali preoccupano meno di tre persone su dieci; in fondo alla graduatoria vi sono le preoccupazioni che coinvolgono una quota ristretta di persone (circa 1 persona su 10), come l’inquinamento elettromagnetico, le conseguenze del rumore sulla salute e la rovina del paesaggio. quest’ultima e’ una preoccupazione in crescita nelle regioni del nord ed e’ percepita in maniera piu’ forte nelle regioni a vocazione turistica, ad esempio in trentino-alto adige, oppure in regioni industrializzate come la lombardia. l’analisi dei dati in serie storica mostra in che misura le preoccupazioni legate al clima siano, nel tempo, al centro dell’interesse delle persone di 14 anni e piu’. la preoccupazione per l’effetto serra, che nel 1998 coinvolgeva quasi sei persone su 10, e’ scesa di circa 20 punti percentuali e interessa nel 2022 soltanto il 37,6%degli intervistati, registrando tuttavia un aumento tra il 2021 e il 2022 di 2,7 punti percentuali. in senso inverso, il timore per i cambiamenti climatici, indicato nel 1998 dal 36,0% delle persone, sale al 56,7% nell’ultimo anno (+20,7 punti percentuali). valutando insieme i due problemi – effetto serra e cambiamenti climatici – emerge che l’attenzione della popolazione per la crisi ambientale aumenta in misura decisa dal 2019 (70% di cittadini preoccupati), l’anno caratterizzato dal diffondersi in tutto il mondo dei movimenti di protesta studenteschi ispirati ai ‘fridays for future’ di greta THUNBERG. l’inquinamento dell’aria rappresenta invece una preoccupazione costante per un cittadino su due da oltre venti anni. l’attenzione al dissesto idrogeologico e’ scesa molto: dal 34,3% nel 1998 al 22,4% della popolazione di 14 anni e piu’ nel 2022. rispetto all’inquinamento del suolo, dell’acqua e alla distruzione delle foreste, il problema piu’ sentito e’, negli anni in esame, l’inquinamento delle acque (interessa in maniera costante circa il 40% delle persone). la distruzione delle foreste, che preoccupava nel 1998 il 25,2% della popolazione, scende al 21,9% nel 2022. si mantiene costante la percentuale di coloro che ritengono l’inquinamento del suolo tra le cinque preoccupazioni prioritarie in tema ambiente (da 20,3% a 21,5%). tra le altre preoccupazioni emerge quella legata alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti che presenta un andamento altalenante nell’arco di venti anni; dopo una crescita registrata nel 2021 che aveva riportato l’indicatore al livello del 1998 (da 46,7% a 44,1%), nel 2022 si registra un nuovo calo di circa 4 punti percentuali”. testo integrale e nota metodologica disponibili al link https://bit.ly/43vjpgn.