Codive-Asnacodi Italia. Valore assicurato di uva per il vino, a Verona +189% in sette anni

Nelle foto allegate:
– Gruppo-relatori: il primo a destra Davide Ronca
– Pubblico in sala
– Da sinistra: Agabiti, Boschetti e Gaeta

Comunicato stampa

*Valore assicurato di uva per il vino, a Verona +189% in sette anni*

*A Vinitaly il focus sulla gestione del rischio che salva il reddito degli
agricoltori*

*Dal Codive: «Eventi climatici sempre più estremi e nuovi pericoli per la
vite»*

*Da Asnacodi Italia: «I dati al centro per capire al meglio le soluzioni da
fornire ai nostri associati».*

Verona, 15 aprile 2024 – Fra il 2015 e il 2022, in provincia di Verona, il
valore assicurato di uva per la produzione di vino è aumentato del +189%,
passando da 68 milioni a 197 milioni di euro, mentre il volume assicurato è
cresciuto del +152%, salendo da 976.934 a 2,4 milioni di euro. Le cifre
sono state diffuse stamattina a Vinitaly in un incontro organizzato da
CODIVE, il Consorzio di difesa di 8800 produttori agricoli, insieme ad
Asnacodi Italia, l’associazione che riunisce i 43 Consorzi di difesa.

Intitolato «Nuove sfide per il mondo vitivinicolo: Riflettori puntati sulla
gestione del rischio», l’incontro è partito dai saluti del presidente di
CODIVE Davide Ronca, del presidente di Asnacodi Italia Albano Agabiti e
delle autorità presenti.

*Davide Ronca* ha evidenziato come «il settore primario, e quindi anche il
mondo del vino, vive più di tutti le conseguenze climatiche con danni
sempre più consistenti: nel 2023 a fronte di un numero minore di giornate
di maltempo rispetto all’anno precedente il risarcimento dei danni è stato
il doppio pari a quasi 62 milioni di euro».

Un quadro che «compromette rese e qualità dei prodotti, vino compreso»,
come sottolineato da *Albano Agabiti*, tanto che «si stima che nel nostro
Paese gli eventi avversi determinino non meno di 2,6 miliardi di euro di
danni nelle campagne, secondo un trend di crescita progressiva». Ecco
perché – così Agabiti – la «gestione del rischio è uno strumento
indispensabile per salvaguardare il reddito aziendale. Il Sistema
Condifesa-Asnacodi Italia mette al centro l’innovazione per trovare i
migliori strumenti di gestione del rischio da mettere a disposizione di
tutti i nostri associati, in primis, studiando i dati e capendo le reali
necessità direttamente dal campo».

Hanno portato un saluto il presidente nazionale di Coldiretti Ettore
Prandini, il consigliere regionale Alberto Bozza, la presidente della
seconda circoscrizione di Verona Elisa Dalle Pezze, il presidente di
Confagricoltura Verona Alberto De Togni e il vicepresidente di Coldiretti
Verona Giacomo Beltrame.

Prandini ha citato l’importanza dell’innovazione in agricoltura per dare
risposte concrete e preservare il lavoro e il sacrificio degli agricoltori.
La sfida deve essere portata in Europa – ha detto – perché i cambiamenti
climatici sono in atto e gli stanziamenti di risorse economiche in termini
assicurativi non devono essere sottovalutati. Prandini ha concluso
augurandosi che nei prossimi mesi ci sarà la giusta attenzione per il mondo
della gestione del rischio in agricoltura e per garantire un livello di
redditività alle imprese agricole.

Da un’analisi economica del professor *Davide Gaeta* del Dipartimento
marketing dell’Università di Verona, emerge, oltre ai dati citati
all’inizio, che proprio la provincia di Verona sia la prima in Italia per
valori assicurati nelle colture vegetali: circa 470 milioni di euro secondo
l’edizione 2023 del «Rapporto Ismea sulla Gestione del Rischio in
agricoltura». Parliamo di quelle colture vegetali che in Italia, fra 2010 e
2022, hanno visto i premi assicurativi registrare un +151%, passando da
277,6 milioni a 696,9 milioni.

Quanto sia attuale il tema della gestione del rischio lo attestano anche i
numeri comunicati da *Alessandro Bellini* di Vh Italia Assicurazioni,
secondo cui sul totale degli ettari di terreno coltivati a uva da vino,
quelli sinistrati nel 2023 sono stati il 65%, una percentuale in netta
ascesa rispetto al 40% del 2018 (proprio Vh Italia offre nelle sue linee
assicurative coperture non agevolate per i rischi grandine e vento forte e
coperture agevolate sulle rese.

Nell’approfondire i pericoli cui incorre la vite, in particolare le
fitopatie, *Alberto Gelmetti* della Fondazione Edmund Mach ha fatto una
panoramica sulle principali problematiche degli ultimi anni, vedi
«flavescenza dorata, peronospora, acari tetranichidi, mal dell’esca,
virosi». «La flavescenza dorata riguarda un po’ tutte le regioni del nord e
centro Italia. In Trentino è stato attuato un cambio di strategia per
quanto riguarda il contenimento del principale insetto vettore a livello di
difesa insetticida con trattamenti anticipati sugli stadi giovanili degli
insetti. E’ stato fatto un grande sforzo su un’attenta e tempestiva
eliminazione delle piante sintomatiche poiché le misure di contenimento
devono essere fatte da tutti in maniera corretta poiché è una malattia che
può riguardare ampi territori».

«Il comparto agroalimentare, con le sue filiere ed in particolare il
comparto vitivinicolo, rappresenta un settore strategico dell’economia con
numerose eccellenze del made in Italy: l’agricoltura, oltre che essenziale
per la produzione alimentare, ha il delicato compito di contribuire a
preservare suolo e biodiversità», queste le parole di *Olivero Giacomo
Falconi*, responsabile di Bper Agri Banking.

A chiudere l’incontro, moderato dal direttore de L’Informatore Agrario
Antonio Boschetti, sono stati gli enologi *Aldo Lorenzoni e Luigino
Bertolazzi,* fondatori di G.R.A.S.P.O., il Gruppo di ricerca ampelografica
sostenibile per la preservazione della biodiversità viticola: il loro libro
«I cento testimoni» è un viaggio nei cambiamenti climatici e nella
«resilienza dei vitigni dimenticati». Lorenzoni e Bertolazzi sono riusciti
a recuperare in Italia diverse varietà praticamente scomparse. Molte di
esse sono interessanti perché, oltre a dare prodotti di qualità, presentano
caratteristiche di rusticità e resistenza alle avversità non solo del clima
ma anche a fitopatie e infestazioni parassitarie.