il comunicato del cdm sui contenuti del dl agricoltura

Governo: il comunicato del cdm sui contenuti del dl agricoltura

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del
Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
Francesco Lollobrigida e del Ministro delle imprese e del Made in Italy
Adolfo Urso, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni
urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché
per le imprese di interesse strategico nazionale.
Il provvedimento prevede interventi volti a sostenere il lavoro in
agricoltura, contrastare le pratiche sleali, arrestare la diffusione della
peste suina africana e la brucellosi, contenere la diffusione e la
proliferazione delle specie alloctone come il granchio blu, razionalizzare
la spesa, migliorare l’efficienza del Sistema informatico agricolo
nazionale (SIAN) e rafforzare i controlli nei settori agroalimentare e
faunistico-venatorio. Inoltre, contiene misure per contrastare la scarsità
d’acqua e potenziare le infrastrutture idriche e per assicurare la
continuità produttiva del complesso aziendale dell’ex ILVA.
Le norme introdotte prevedono, tra l’altro:
la sospensione della parte capitale della rata dei mutui o dei
finanziamenti a favore delle imprese agricole, della pesca e
dell’acquacoltura che abbiano subito una riduzione di fatturato;
la rimodulazione della disciplina del credito d’imposta, riconosciuto per
il 2024, a favore delle imprese attive nel settore della produzione
primaria di prodotti agricoli o in quello della pesca e dell’acquacoltura,
che effettuano l’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture
produttive ubicate nella zona economica speciale (ZES) unica;
l’ampliamento dei soggetti destinatari di alcune agevolazioni contributive
a favore dei datori di lavoro agricoli che operano nelle zone colpite dalle
alluvioni del 2023;
la definizione delle voci del trattamento economico spettante agli addetti
al controllo e alla disciplina delle corse ippiche e delle manifestazioni
del cavallo da sella;
la facoltà, per le imprese agricole colpite dalla “moria del kiwi”, di
accedere agli interventi del Fondo di solidarietà nazionale;
modifiche alle norme sul contrasto alle pratiche commerciali sleali e
l’autorizzazione alla spesa di 3 milioni di euro, per ciascuno degli anni
2024, 2025 e 2026, al fine di potenziare i sistemi informatici dell’ISMEA;
l’introduzione del divieto di installazione di nuovi impianti fotovoltaici
con moduli collocati a terra e di aumento della estensione di quelli già
esistenti, nelle zone classificate come agricole dai piani urbanistici,
fatti salvi gli impianti finanziati nel quadro dell’attuazione del PNRR,
quelli relativi a progetti di agrovoltaico e quelli da realizzare in cave,
miniere, aree in concessione a Ferrovie dello Stato e ai concessionari
aeroportuali, aree di rispetto della fascia autostradale, aree interne ad
impianti industriali;
misure di contrasto alla peste suina africana come il potenziamento
dell’utilizzo delle Forze armate e l’attivazione delle organizzazioni di
volontariato di protezione civile iscritte nei rispettivi elenchi
territoriali e disponibili nell’attività di contrasto al fenomeno;
misure di contrasto alla diffusione della brucellosi;
la nomina di un Commissario straordinario per il contrasto del fenomeno
della diffusione e prolificazione della specie granchio blu;
maggiore continuità nell’esercizio delle funzioni di comando, alta
direzione, coordinamento e controllo e nello svolgimento di compiti
particolari e di elevata specializzazione in materia di tutela
agroalimentare demandati all’Arma dei carabinieri;
modifiche ai criteri per l’individuazione delle guardie venatorie
volontarie;
interventi finalizzati a garantire l’operatività del Corpo nazionale dei
vigili del fuoco;
l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, del
Dipartimento per le politiche del mare, con funzioni di coordinamento e in
sostituzione dell’attuale Struttura di missione;
uno speciale procedimento di definizione degli interventi urgenti per far
fronte alla crisi idrica;
la proroga al 31 dicembre 2050 delle concessioni d’uso relative alle opere
e alle infrastrutture trasferite a Acque del Sud S.p.a., la quale può
subentrare nei provvedimenti concessori di derivazione a uso potabile e
irriguo delle opere e delle infrastrutture del demanio statale o regionale,
in concessione agli enti che insistono nel territorio in cui opera la
società;
una disciplina più favorevole per gli impianti di interesse strategico
nazionale nell’ambito della normativa relativa al procedimento per la
valutazione del “rapporto di sicurezza”;
un finanziamento pari a 150 milioni di euro, aggiuntivi rispetto alle somme
già autorizzate ai sensi del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, per
assicurare la tutela dell’ambiente, della salute e della sicurezza dei
lavoratori e la continuità operativa degli stabilimenti industriali
d’interesse strategico nazionale della ex ILVA S.p.a., già trasferiti
all’amministrazione straordinaria della società Acciaierie d’Italia S.p.a.;
la possibilità di prorogare il termine ultimo di durata del programma delle
amministrazioni straordinarie affittuarie di compendi aziendali della ex
ILVA S.p.a. fino al termine ultimo di attuazione del Piano delle misure e
delle attività di tutela ambientale e sanitaria e, comunque, sino alla
cessione a terzi del compendio aziendale;
una disciplina specifica per il caso in cui sia necessario individuare
l’affittuario delle imprese operanti nel settore dei servizi pubblici
essenziali o che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di
interesse strategico nazionale e alle imprese del gruppo e ricorra una
situazione di somma urgenza. La nuova disposizione consente di derogare
alle disposizioni ordinarie, stabilendo che il contratto di affitto è
risolutivamente condizionato alla vendita.
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